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L'arte di diventare invisibile di Liu Bolin al Complesso del Vittoriano di Roma

L'arte di diventare invisibile di Liu Bolin al Complesso del Vittoriano di Roma
(PRIMAPRESS) - ROMA - L’arte di diventare invisibile tra i monumenti e gli oggetti di tutti i giorni: tra collezioni di scarpe o un’edicola di giornali, tra bottiglie allineate in uno scaffale o sui muri di una strada. L’artista cinese Liu Bolin, in mostra, con le sue tele fotografiche “The invisibile man”, al Complesso del Vittoriano fino al 1° luglio prossimo, si è affermato sui mercati internazionali per la sua singolare tecnica caratterizzata dalla fusione del corpo con gli elementi che lo circondano attraverso un mimetismo che utilizza il body-painting.
Bolin dipingendo corpo e abiti con l’aiuto di collaboratori, entra nella scena prescelta fino a diventarne parte e solo allora viene scattata un fotografia. Nelle opere di Bolin, dunque, si mescolano linguaggi diversi dove performance, pittura e fotografia hanno un’unico scopo: renderlo presente nell’ambiente ma invisibile tanto che lo spettatore fa fatica a ritrovarlo tra le sale della Reggia di Caserta o tra le mura del Colosseo o a Wall Street e Piazza San Marco. Un messaggio appare chiaro: la crescente irrilevanza dell’individuo schiacciato dai grandi centri di potere dalla massificazione degli stili di vita fino a rendere gli ultimi degli invisibili senza futuro. - (PRIMAPRESS)