Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

Scricchiola il governo slovacco sotto le accuse dell'assassinio di Jan Kuciak

(PRIMAPRESS) - ROMA - Si difende il governo slovacco dall’accusa di legami  “sporchi” e di infiltrazioni della ‘ndrangheta calabrese dopo l’uccisione del giornalista Jan Kuciak e della sua compagna che stava indagando su questi intrecci. La Slovacchia è frastornata, tanto che il ministro della Cultura, Marek Madaric ha dato le sue dimissioni prendendo le distanze dalla sola ipotesi che i sicari abbiano agito per far tacere la voce del cronista investigativo e scoperchiare affari con la criminalità organizzata.
Ma anche alcune persone vicine allo staff di Governo sono state costrette alle dimissioni dalla forza prorompente dagli eventi e dalle accuse formulate dal reportage di Kuciak che il giornalista non è riuscito a pubblicare ma che lo ha fatto il suo giornale pubblicando integralmente gli appunti raccolti da Kuciak nell’inchiesta. E’ l’ex fotomodella Maria Troskova, e assistente del premier Robert Fico, e del segretario del consiglio di sicurezza Vilian Jasan a lasciare il suo incarico. I due politici sono indicati come persone vicine a un imprenditore italiano che farebbe parte della rete 'ndranghetista. Un’accusa smentita da quest’ultimi  con una nota a doppia firma e esprimendo le loro condoglianze alla famiglia del giornalista. - (PRIMAPRESS)