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Auto: la rivoluzione del lungo noleggio. Ghinolfi (Sifà): "Il mercato corre veloce ma il Paese procede lento"

  • di RED-ROM
  • in Ambiente
(PRIMAPRESS) - MILANO - La Francia ha confermato che fermerà la vendita delle auto diesel e benzina entro il 2040. L’annuncio era già stato dato a luglio scorso dal ministro per la transizione ecologica Nicolas Hulot ma ora la conferma è arrivata dagli incentivi ai cittadini a basso reddito che dovranno acquistare auto più pulite. Ancora più restrittivo il futuro della vecchia Inghilterra che vieterà anche le auto a benzina oltre ai diesel nella stessa data fissata dai francesi prospettando solo l’utilizzo di ibride. Una rivoluzione che imporrà alle case automobilistiche mondiali di ridisegnare le politiche costruttive come già si sta preparando a fare la svedese Volvo che produrrà solo vetture elettriche a partire dal 2019.

Sul futuro di una mobilità più sostenibile l’Italia non ha ancora fatto anticipazioni ma si stanno intensificando le giornate “ecologiche” che dovrebbero contenere l’eccesso di inquinamento da polvere sottili. Per alcune città come Milano, Bologna e Roma i valori di inquinamento hanno superato di tre volte la soglia ammissibile con la complicità anche del riscaldamento delle abitazioni che con l’arrivo del freddo faranno salire ancora di più i livelli di saturazione dell’aria. 
Se manca una politica di lunga visione nell’orizzonte della mobilità sostenibile, cresce di contro la consapevolezza in una parte dei cittadini e soprattutto tra le nuove generazioni, di abbandonare il concetto di possesso dell’auto per passare a quello più “verde” di car sharing.  Un segmento della mobilità che ha mostrato quest’anno un segno positivo del +30%.
A prendere le misure sul cambiamento delle politiche dei trasporti sono anche le company service, le aziende del noleggio a lungo termine che in Italia hanno registrato nel 2017 uno scatto in avanti del 15,4% secondo il rapporto dell’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici (Aniasa).
I big player del long rent hanno contribuito a vivacizzare il mercato dell’auto con oltre 144 mila nuovi veicoli destinati al noleggio: da Leasys a LeasePlan, da Ald Automotive ad Arval fino a Sifà la Società Italiana Flotte Aziendali, l’ultima arrivata sul mercato del lungo noleggio con un capitale tutto italiano e forte del sostegno del partner BPER Banca ma anche dell’esperienza dell’Amministratore Delegato Paolo Ghinolfi, che aveva ricoperto la carica di presidente di Aniasa. Per il 2018, Sifà ha un obiettivo di incremento della flotta di 12 mila veicoli con un investimento di 100 milioni di euro.

Secondi Ghinolfi le aziende di noleggio a lungo termine guarderanno ai veicoli elettrici per rispondere alle necessità di contenimento dei costi di utilizzo del veicolo e di rispetto dell’ambiente, ma rappresentano un modello di mobilità sostenibile efficace principalmente negli spostamenti urbani. “Sifà - spiega Ghinolfi - mette già a disposizione dei clienti vetture elettriche e sta testando con alcuni partner un servizio di car sharing elettrico estremamente innovativo ma basato sopratutto su specifiche esigenze di mobilità dei clienti”. La Francia di Macron sta guardando ad un modello di incentivi per passare ad auto non inquinanti ma l’Italia sembra ancora in ritardo. “Finora l’Italia non ha dimostrato di essere matura in questo ambito - rileva Ghinolfi -  gli incentivi sono stati circoscritti principalmente all’acquisto di auto a metano e GPL, non considerando, ad esempio, altre tipologie di veicoli come le auto a idrogeno e le ibride elettriche plug-in. A sostegno del mercato delle auto elettriche prosegue l’Ad di Sifà - l’unico incentivo messo in atto interessava un target molto limitato di utenti, i proprietari di auto da oltre 10 anni. Per promuovere la mobilità sostenibile, invece, è necessario che gli incentivi siano estesi a un target più ampio, prima di tutto alle imprese, per il rinnovo del loro parco auto. Si pensi che i veicoli aziendali macinano 30-40.000 km all’anno, producendo un impatto sull’ambiente molto oneroso rispetto all’utilizzo medio dei privati”.    

Ma come sarà il futuro prossimo del lungo noleggio? L’auto senza pilota è nei progetti del long rent? “Ci vorrà ancora un po’ di tempo. Le aziende adegueranno sicuramente la loro offerta fornendo anche soluzioni di noleggio di auto senza conducente ma sarà necessario che i Paesi mettano a disposizione le infrastrutture a livello nazionale per rendere davvero possibile la -rivoluzione della guida autonoma-. La viabilità italiana non è certamente ancora pronta ad accogliere questa novità. Purtroppo in Italia la carenza d’infrastrutture dedicate, oltre alla mancanza di agevolazioni specifiche, sta penalizzando anche lo sviluppo del settore della mobilità elettrica". - (PRIMAPRESS)