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Festival della Diplomazia di Roma: la necessità del dialogo per la stabilità mondiale

  • di RED-ROM
  • in Società
(PRIMAPRESS) - ROMA - Con l’intervento del Ministro degli Esteri, Angelino Alfano, si è chiusa l’ottava edizione del Festival della Diplomazia che si è tenuta a Roma ed ha coinvolto oltre 9600 rappresentanti di istituzioni italiane e straniere e 50 ambasciatori di diversi paesi che si sono confrontati sui temi caldi della politica internazionale, degli scenari sociali e commerciali ma anche di sicurezza globale e di pace. Temi, come ha sottolineato il Direttore Generale del festival, Giorgio Bartolomucci, che hanno generato oltre 500.000 contatti social per #Diplomacy17.

"In Italia - ha detto Alfano nel suo discorso intervenendo alla giornata di chiusura del festival -  non c'è l'abitudine ad avere una stabilità governativa per quanto riguarda gli affari interni, ma c'è una grande stabilità in politica estera, che non è mai cambiata nel corso della nostra storia recente. Io sono il 37° Ministro degli Esteri, il quarto in questa legislatura - ha aggiunto Alfano - ma i principi su cui si basa la mia azione sono gli stessi che guidavano i miei predecessori a partire dai tempi della guerra fredda. Siamo un paese che è cresciuto con il rispetto per il patto atlantico ma che è stato riscaldato dal gas sovietico ed il primo pilastro della nostra politica internazionale è stato mantenere sempre il dialogo e le buone relazioni con l'est del mondo. Il secondo pilastro con cui l'Italia si è distinta è sicuramente l'impegno verso l'Europa e la convinzione che l'idea comunitaria andasse ben oltre quella di un mercato unico. Il terzo pilastro della politica estera nazionale è la centralità e la vocazione di guardare al mediterraneo come ad un'area geografica, che può apparire ristretta, quasi un lago rispetto agli oceani, ma in cui molto si svolge e in cui l'Italia ha da sempre un ruolo fondamentale, come si è visto nella nostra continua politica di accoglienza e ospitalità. Un quarto pilastro si basa sul multilateralismo, che per noi deve essere sempre più efficace, e fondato sul dialogo. Ultimo pilastro, ma non meno importante, è la difesa dei diritti umani, così come del nostro patrimonio culturale: il nostro paese insieme alla Francia ha recentemente presentato una risoluzione importante in ambito Onu ovvero: la protezione dei beni culturali imessi a rischio dai conflitti bellici. Questa è l'Italia e questi sono i nostri principi di politica estera, sostenuti e difesi nel tempo." Il Ministro ha parlato nello stesso giorno dell'indipendenza Catalana e riprendendo il titolo del Festival della Diplomazia appena giunto al termine ha sottolineato che i "Principi" vengono visti nel rischio di crisi economica e sicurezza e nelle crisi migratorie. Da questi rischi nascono però i modelli principi per salvaguardare gli stessi principi di cui si è parlato come tema portante del festival conclusosi ieri sera a Villa Madama. - (PRIMAPRESS)