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Italia e Mediterraneo, il rapporto del Banco di Napoli: "Spazi di crescita ma bisogno di stabilità delle aree"

  • di RED-ROM
  • in Economia
(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Il 7° Rapporto Annuale del Banco di Napoli su “Le Relazioni Economiche tra l'Italia e il Mediterraneo”, mostra uno spazio di crescita nei rapporti tra imprese ed istituzioni locali sopratutto nel settore delle infrastrutture ma fortemente vincolato alla stabilità dei territori che si affacciano sul Mare Nostrum. E’ questa la sintesi del rapporto presentato presso l’istituto di credito del Mezzogiorno a cui hanno partecipato il presidente del Banco di Napoli, Maurizio Barracco, il presidente di SRM, Paolo Scudieri, il presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa, Umberto Ranieri, il direttore generale del Banco di Napoli, Francesco Guido che ha introdotto i lavori con la relazione intitolata “Il ruolo della Banca nell’Area” oltre al Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan.
Il rapporto di quest’anno, oltre che alle relazioni commerciali ed alla presenza delle imprese italiane in questi mercati, punta ad analizzare anche le dinamiche dei traffici marittimi e degli investimenti in portualità e logistica sono in corso di realizzazione nel Mediterraneo, in particolare da parte della Cina, con l’obiettivo di incrementare e facilitare i rapporti commerciali con i Paesi del Bacino.

Uno spazio della ricerca è stato dedicato alle ZES-Zone Economiche Speciali con analisi di casi studio di eccellenza con particolare riferimento al Marocco (Tanger Med) ed all’Egitto (Suez); tale strumento è stato introdotto recentemente dal Governo con l’obiettivo di favorire l’attrazione di investimenti di imprese, nazionali ed internazionali, nel Mezzogiorno ed aumentare il flusso di traffici mercantili negli scali del Sud. - (PRIMAPRESS)