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Il “Terzo Paradiso” di Pistoletto all’Ospedale di Bergamo

Il “Terzo Paradiso” di Pistoletto all’Ospedale di Bergamo
(PRIMAPRESS) - BERGAMO - Il “Terzo Paradiso”, la rivisitazione del classico simbolo matematico dell’infinito creata dall’artista piemontese Michelangelo Pistoletto, che accompagna la missione spaziale VITA dell’astronauta italiano Paolo Nespoli a bordo della stazione spaziale internazionale, atterra all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Simbolo di una nuova era in cui natura e artificio si ricongiungono in un nuovo Eden in terra, il Terzo Paradiso è frutto della composizione dei due cerchi originari in cui trova spazio un terzo segno circolare. I due cerchi all’estremità rappresentano Natura e Tecnologia, mentre il centro si interpone tra i due a scongiurare il pericolo di uno scontro e a rappresentare il passaggio ad un nuovo livello di civiltà, in cui scienza e tecnologia raggiungono l’armonia. All’Ospedale di Bergamo la forma che contraddistingue il “nuovo segno d’infinito” è stata ottenuta attraverso particolari movimenti del terreno e dune rialzate. L’opera si compone dei tre classici cerchi realizzati con dune alte 1,80 metri sulle quali si è provveduto a impiantare essenze vegetali che grazie alla loro crescita avvolgeranno i pazienti ed i cittadini che passeggeranno all’interno dell’opera. Grazie alla collaborazione con Eugea, il simbolo è stato integrato e arricchito da un nucleo di piante ad alto contenuto di nettare capace di attirare farfalle autoctone in via d’estinzione, favorirne il ripopolamento e la costituzione di una porzione di corridoio ecologico per incrementare la biodiversità dell’area. Il Terzo Paradiso è la fusione tra il primo e il secondo paradiso. Il primo è il paradiso in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana attraverso un processo che ha raggiunto oggi proporzioni globalizzanti. Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di prodotti artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altra forma di Artificio – ha spiegato Michelangelo Pistoletto -. Il progetto del Terzo Paradiso consiste nel condurre l’artificio, cioè la scienza, la tecnologia, l’arte, la cultura e la politica a restituire vita alla Terra, congiuntamente all'impegno di rifondare i comuni principi e comportamenti etici, in quanto da questi dipende l'effettiva riuscita di tale obiettivo”. Per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII la scelta di ospitare tramite un progetto di land art il Terzo Paradiso vuole essere un modo per rappresentare il senso di rinascita che si associa ad un luogo di cura, offendo allo stesso tempo a pazienti, familiari e visitatori uno spazio verde dove incontrarsi, passeggiare e trovare conforto. E’ un grande onore per il nostro ospedale ospitare l’opera di uno dei maggiori artisti contemporanei, punta di diamante della nostra collezione, che spazia dall’800 ai giorni nostri – ha spiegato Carlo Nicora, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII –. Il Terzo Paradiso è un simbolo di speranza e fiducia verso il futuro che con grande intensità esprime l’incontro tra natura e tecnologia, un binomio che ogni giorno si ripete al Papa Giovanni, dove ogni anno vengono alla luce 4 mila bambini e più di 300 persone guariscono da malattie gravi grazie ad un trapianto di organi e tessuti, grazie ad un sinergico contributo che viene dalla natura, dalla professionalità degli operatori e dalla moderna tecnica medica”. Principale sostenitore del progetto è stata la Fondazione UBI Banca Popolare di Bergamo, nei cui scopi statutari viene dato ampio risalto alla tutela, alla valorizzazione ed alla progettazione di opere di interesse artistico. - (PRIMAPRESS)