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Las Vegas: le 59 vittime e i 500 feriti che pesano sulla cultura del Far West

  • di RED-ROM
  • in Mondo
(PRIMAPRESS) - LAS VEGAS - Più si fa luce sul profilo del cecchino di Las Vegas, Stephen Paddock e più l’opinione pubblica è colpita dalla follia di un paese che consente un uso indiscriminato delle armi. L’Isis ha cercato di prendersi il merito di questa strage ma l’FBI smentisce categoricamente. L’ex contabile in pensione senza problemi economici aveva nella sua vita solo la macchia di un padre rapinatore seriale evaso da un carcere federale. Eppure a lui è stato concesso di accumulare nella sua casa vicino Las Vegas, ben 23 armi automatiche. Mentre si piangono i 59 morti e gli oltre 500 feriti del folle gesto di Paddock, ieri la borsa di NYC faceva registrare un picco delle quotazioni in borsa dell’industria di armi e poco dopo il discorso del Presidente Usa, Donald Trump citava la bibbia ma non una sola parola della questione dell’abuso di armi da fuoco.
Trump sarà domani a Las Vegas  per incontrare autorità, soccorritori e familiari delle vittime della sparatoria avvenuta nella città del Nevada e probabilmente si limiterà a ripetere solo che si è trattato di “un atto di pura malvagità”. Lapidarie le dichiarazioni che arrivano dalle fonti ufficiali della Casa Bianca: ora non è tempo dibattito armi "C'è un tempo e un luogo per il dibattito politico ma non è ora”. - (PRIMAPRESS)