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Le major discutono il futuro dei motori diesel in Germania ma al tavolo non si siede la cancelliera Merkel

(PRIMAPRESS) - BERLINO - Dopo il dieselgate, l’industria automobilistica tedesca si interroga sulle strade da intraprendere per ridurre i gas inquinanti. La capitale tedesca ha tenuto un vertice tra i costruttori di auto da Volkswagen con i suoi marchi Audi e Porsche, Daimler Mercedes Benz, Opel e l’americana Ford che dovranno affrontare la sfida di auto più sostenibili per un cambiamento che gli stessi consumatori richiedono. Il pericolo, però, che ancora una volta sia il cartello di grandi costruttori a tenere banco e a disegnare il futuro è la preoccupazione avanzata da Martin Shulz, il grande oppositore della Cancelliera Merkel, che proprio alla signora Angela aveva lanciato l’accusa di non essersi presentata al meeting dei motori. Un’assenza che a pochi mesi dal rinnovo elettorale e difronte ad un sentiment crescente dell’elettorato verso politiche dell’ambiente, stimola qualche dubbio sulle posizioni di responsabilità che la Merkel vorrà assumere su questo fronte. Più decisa, invece, la socialdemocratica ministra dell’Ambiente, Barbara Hendricks che ha sostenuto che non basterà sistemare qualche filtro ma guardare a soluzioni di vero cambiamento. 
Sta di fatto che al vertice non si sono seduti, perché non invitati, il ministro della Tutela dei Consumatori e le associazioni di Consumatori e ambientaliste. Intanto un sondaggio rivela che il 57% dei tedeschi vorrebbe l'eliminazione dei motori diesel. - (PRIMAPRESS)