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Le tensioni della UE e l'inopportuno Boeri sulla chiusura delle porte agli immigrati

(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - Che l’Unione Europea stia mostrando una mancanza di vera coesione dei paesi membri in questi ultimi mesi è un dato di fatto. Quest’oggi il presidente della Commissione europea si è lamentato per l'esiguo numero di parlamentari presenti nella seduta plenaria: “Siete ridicoli”, ha detto Junker , tanto da costringere il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani a far rispettare il decoro dell’aula ammonendo il rappresentante della Commissione a moderare i termini.

A far scatenare la rabbia di Junker era stato il fatto di aver trovato un’aula semideserta: "Il fatto che ci siano solo una trentina di deputati presenti dimostra che il Parlamento europeo non è serio. Se ci fosse stata la signora Merkel o il signor Macron avremmo avuto l'aula piena. Il Parlamento è totalmente ridicolo. Non parteciperò più a riunioni di questo tipo", ha detto Juncker prima di interrompere bruscamente il suo intervento con un brevissimo ringraziamento a Muscat per il suo lavoro durante la presidenza di turno del Consiglio. Tajani l'ha ripreso per una seconda volta invitandolo ad avere un “atteggiamento più rispettoso”. 

E’ solo uno dei segnali che arriva da un’Europa stanca e poco compatta specie dopo le dichiarazioni di Macron sull’aiuto all’Italia per contenere le migrazioni e per evitare gli sbarchi in massa solo sulle coste italiane. Il premier francese batte sulla questione di un’accoglienza indiscriminata da parte dell’Italia dove si mescolano profughi politici e migranti economici. L’Italia è stata di fatto lasciata da sola a redigere un piano che dovrà portare all’attenzione del summit di Tallin per regolamentare gli sbarchi delle navi delle Ong. 

Le cifre indicate dal ministro degli Interni Minniti, solo per i primi sei mesi di sbarchi, parlano di oltre 83 mila migranti arrivato in Italia. Una falla nel sistema europeo che ha fatto spaventare Vienna tanto da aver spinto il governo austriaco a mandare l’esercito a presidiare i confini con l’Italia al Brennero. Qui in Italia è stato subito convocato dalla Farnesina l’ambasciatore austriaco a Roma, René Pollitzer per chiarire la vicenda. Ma ci sarà poco da dire perché ormai appare chiaro che l’Italia è vista come il “buco nero” delle migrazioni e a confermare questa immagine ha contribuito oggi anche la dichiarazione del presidente dell’Inps, Tito Boeri: “Chiudere le porte agli immigrati ci costerebbe 38 miliardi”. Come aprire bocca nel momento sbagliato. - (PRIMAPRESS)