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Nessuna risposta da Berlino al timido sos di Gentiloni sull'immigrazione

(PRIMAPRESS) - BERLINO - Era prevedibile che l’accorato sos di Gentiloni sulla pressione dell’immigrazione in Italia non avrebbe sortito grandi risposte dagli stati membri della UE ed in particolare da Francia, Germania e Spagna. All’incontro di Berlino preparatorio al G20 di Amburgo, solo parole di riconoscimento per il lavoro dell’Italia che sta a cuore alla Merkel ma che non ha ancora preso la parola sulla questione. Macro che aveva lodato l’Italia per il suo impegno aggiunge che però non bisogna confondere i rifugiati dai migranti economici. Come a dire questi non sono fatti della UE. 
Gentiloni, dunque, rischia di rientrare con le pive nel sacco e senza nemmeno aver fatto il tentativo di battere il pugno sul tavolo europeo per ottenere delle risposte adeguate e non solo pacche sulle spalle. Solo così il governo potrebbe evitare di chiudere i porti  italiani a tutte le navi che soccorrono i profughi.
Ma al momento nulla fa pensare che Madrid e Parigi collaboreranno. Nemmeno il vertice ristretto tra il premier italiano, Macron, Angela Merkel, Theresa May e l'olandese Mark Rutte, a margine del pre-G20 di oggi in Germania, ha offerto spiragli.
Per rispondere alle sollecitazioni di Gentiloni sulla Libia, da dove arriva il grosso dei flussi verso l'Italia, Merkel ha aggiunto: "Non possiamo accettare che in Libia regni l'illegalità e che essa diventi situazione permanente". Il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker parla di "eroismo di Italia e Grecia...". Parole che suonano pesantemente come una beffa. - (PRIMAPRESS)