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"Oro puro", il realismo pittorico di Liberati ispirati al teatro al Mama Spoleto Open

(PRIMAPRESS) - SPOLETO - Oro puro, opera minimalista di Paolo Liberati, concepita nel 2008 e mai realizzata sulla tetralogia wagneriana nelle poetiche analogie con i miti umbri, ad opera di Paolo Liberati, Moreno Cerquetelli e Andrea Paciotto, complice il musicista olandese Hans Klughe, diventa il titolo di una mostra che si terrà a Spoleto sino al 16 luglio e che vuol rendere omaggio ad Ellen Stewart - storica fondatrice del gruppo di teatro sperimentale newyorchese La Mama - e al critico di avanguardia teatrale Giuseppe Bartolucci, per il 50° anniversario del Cafè La Mama al Festival di Spoleto (1967/2017). Dal primo luglio, presso il Cantiere Oberdan, luogo delle molteplici attività del nono La Mama Spoleto Open (manifestazione inserita nel sessantesimo festival dei Due Mondi di Soleto), sarà possibile cosi visitare una esposizione (curata da Lorenzo Mango e Moreno Cerquetelli) che rappresenta un excursus delle migliori opere di Liberati ispirate dal magico realismo del Teatro d’Arte e di Poesia. Quaranta immagini, tra pitture e disegni grafiti realizzati nella sua compagnia Tradimenti, che si ispirano alle incidentali raffigurazioni della post-avanguardia di terza e quarta generazione dirette dal critico militante e poeta Giuseppe Bartolucci dal 1975 al 1996 e che risultano segnate fortemente dal teatro come spazio fisico antropomorfo, spesso riprodotto con le fattezze di Ellen Stewart, La mama, e dello stesso Bartolucci. Due indispensabili rappresentanti della scena contemporanea “off off” che peraltro si incontrarono proprio a New York nel 1967, pochi mesi prima che la compagnia capitanata dalla Stewart arrivasse in Italia a Spoleto per la prima volta, cinquant’anni fa esatti, con lo spettacolo “Tom Paine” di Paul Foster, regia di Tom O’ Organ. - (PRIMAPRESS)