Addio a Stefano Rodotà, il giurista che fu il primo Garante della Privacy
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Scompare Stefano Rotodà, il giurista che è stato una figura di spicco del panorama culturale italiano e che ha ricoperto per primo l’incarico di Garante della Privacy. Rodotà è stato anche candidato per l’elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2013. È stato votato dal Movimento 5 Stelle (che lo ha proposto dopo una votazione in rete tra i suoi iscritti), da Sinistra Ecologia Libertà e da alcuni parlamentari del Partito democratico. Alla fine, fu però rieletto il presidente uscente, Giorgio Napolitano.
Era nato a Cosenza il 30 maggio del 1933, negli anni del fascismo. Il padre, insegnante di matematica di origine albanese poi iscritto al Partito d'azione insegnava alle medie, dava ripetizioni a Giacomo Mancini, il futuro leader socialista; uno zio divenne segretario locale della Dc. La politica, insieme allo studio, è sin da subito una passione divorante. Nel 1953 approda a Roma per laurearsi in legge. Dice no a un'offerta di Adriano Olivetti, che lo vorrebbe con sé ad Ivrea, e che gli accrediterà comunque, come sostegno per i suoi studi, 300 mila lire sul conto corrente. Diventerà a soli quarant'anni ordinario, insegna diritto civile alla Sapienza, macon un occhio sempre rivolto alla politica. - (PRIMAPRESS)
Era nato a Cosenza il 30 maggio del 1933, negli anni del fascismo. Il padre, insegnante di matematica di origine albanese poi iscritto al Partito d'azione insegnava alle medie, dava ripetizioni a Giacomo Mancini, il futuro leader socialista; uno zio divenne segretario locale della Dc. La politica, insieme allo studio, è sin da subito una passione divorante. Nel 1953 approda a Roma per laurearsi in legge. Dice no a un'offerta di Adriano Olivetti, che lo vorrebbe con sé ad Ivrea, e che gli accrediterà comunque, come sostegno per i suoi studi, 300 mila lire sul conto corrente. Diventerà a soli quarant'anni ordinario, insegna diritto civile alla Sapienza, macon un occhio sempre rivolto alla politica. - (PRIMAPRESS)