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Le proposte della May per la Brexit che Junker ha giudicato insufficienti

(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - “E’ un primo passo ma non è sufficiente”, così il presidente della Commissione della UE, Jean Claude Junker ha accompagnato la proposta che il premier britannico, Theresa May, ha presentato ai capi di Stato di governo dell’Ue. La proposta sullo status e i diritti di cui beneficeranno i cittadini europei dopo la Brexit, assicureranno che questi saranno una priorità nei negoziati ma nonostante le assicurazione di May di voler fornire il massimo di certezza possibile ai tre milioni di cittadini europei che attualmente vivono nel Regno Unito, gli stati membri non sembrano convinti del tutto.  
I punti dell’impegno della Gran Bretagna prevedono che a nessuno cittadino Ue che attualmente vive nel Regno Unito in modo legale verrà chiesto di lasciare il paese al momento della Brexit e che le famiglie non saranno separate; che a qualsiasi cittadino europeo con cinque anni di permanenza prima della data di uscita verrà concessa la residenza permanente e potrà beneficiare degli stessi diritti dei britannici per sanità, scuola, benefici sociali e pensioni. Inoltre ai cittadini europei che arriveranno nel Regno Unito prima della Brexit sarà data l'opportunità di restare per cinque anni per ottenere la residenza permanente. Nella proposta della May si legge anche che a tutti i cittadini europei saranno garantiti i diritti previsti dalla legislazione Ue fino alla data di uscita della Brexit. La premier ha anche previsto un periodo di due anni, durante il quale chi arriva sul territorio britannico prima dell'uscita avrà l'opportunità di regolarizzare il suo status sulla base delle nuove regole. Infine la May ha garantito che le procedure amministrative saranno il più semplici possibile, in particolare attraverso l'uso di strumenti digitali per le registrazioni. - (PRIMAPRESS)