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Emergenza Pronto Soccorso: più del 65% non sono neanche codice giallo

  • di RED-ROM
  • in Italia
(PRIMAPRESS) - ROMA - L'efficienza delle strutture di pronto soccorso ancora sotto accusa. Se lo scorso anno un'indagine del Tribunale per i diritti dell'ammalato e la Società italiana della medicina di emergenza-urgenza (SIMEU) aveva riscontrato in un campione di strutture monitorate i lunghi tempi di attesa che a volte superano anche i due giorni, sovraffollamento, poco personale e scarsa attenzione al dolore.
Sulla questione interviene il presidente nazionale incoming della Società Italiana 118, Mario Balzanelli che punta l'indice sull'organizzazione della strutture d'emergenza nell'annoso problema della mancanza di filtro delle urgenze. Molto spesso si fa ricorso al pronto soccorso per evitare le lunghe attese di una indagine strumentale. "È questa una delle cause primarie dell'intasamento - spiega Balzanelli - che si moltiplica per l'abitudine di far ricorso al pronto soccorso anche per un mal di pancia". Secondo le statistiche nazionali un considerevole 65% di utenti che si rivolgono ad una struttura d'emergenza, sono al di sotto di un codice giallo.
"Il Sistema 118 nazionale - dice ancora Balzanelli - paga, da almeno un decennio, il prezzo di una politica sanitaria che ha irrazionalmente portato alla progressiva desertificazione degli organici medici ed infermieristici, ossia del personale sanitario istituzionalmente chiamato a gestire in ambito preospedaliero non solo le emergenze codici rossi ed urgenze (codici gialli) quanto anche prestazioni minori (codici verdi), ossia le situazioni cliniche che possono e devono essere prontamente risolte al domicilio del paziente, senza che lo stesso sia costretto a recarsi in Pronto Soccorso per trovare risposte adeguate.
Secondo il responsabile del SIS 118 decongestionare in modo efficace il Pronto Soccorso impone quindi, con massima tempestività, riformare e rinforzare intanto il Sistema di Emergenza aumentando il numero delle postazioni mobili medicalizzate ed infermierizzate e potenziando i Punti di Primo Intervento Territoriali 118, uniche strutture territoriali del Sistema Sanitario Nazionale in grado di filtrare - dati alla mano - il 98% di tutti gli accessi, assicurando in questi casi al paziente visita, trattamento terapeutico e rinvio al domicilio, ed ospedalizzando in Pronto Soccorso solo il rimanente 2%. - (PRIMAPRESS)