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Siria: attacco Usa con 60 missili, morti 4 soldati del regime di Assad

(PRIMAPRESS) - WASHINGTON - Gli Stati Uniti hanno lanciato 59 missili cruise verso la base aerea siriana da cui si presume sia partito l'attacco con armi chimiche nella provincia di Idlib. Si tratta di missili 'Tomahawk', lanciati da due navi americane di stanza nel Mediterraneo. E' il primo attacco diretto Usa alla Siria dall'insediamento del presidente Donald Trump. Quest'ultimo non aveva preannunciato l'operazione, sebbene in giornata il suo messaggio sulla crisi siriana fosse stato più netto che nei giorni precedenti. "Questo passo di Washington arreca un danno notevole ai rapporti russo-americani, che si trovano già adesso in uno stato deplorevole": lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando l'attacco americano in Siria. "La cosa più importante secondo Putin - ha aggiunto Peskov - è che questo passo non ci avvicina all'obiettivo finale della lotta contro il terrorismo internazionale e crea invece un ostacolo serio alla creazione di una coalizione internazionale per lottare contro di esso in modo efficace". Il bombardamento americano alla base militare di Shayrat, nella provincia di Homs, ha causato la morte di quattro militari siriani e la base è stata distrutta "quasi totalmente". E' quanto viene riferito dall'Osservatorio siriano dei diritti umani. "Sono morti 4 militari tra i quali un generale di brigata dell'aeronautica. L'aeroporto è andato quasi totalmente distrutto. La pista, il deposito di carburante e la difesa aerea sono stati polverizzati", sostiene il direttore dell'Ong, Rami Abdel Rahmane. L'Ue "era stata informata della probabilità di un'imminente svolta degli Stati Uniti". Lo dice una portavoce dell'alto rappresentante per la politica Estera Ue spiegando che Federica Mogherini ha seguito durante la notte gli eventi con i servizi diplomatici dell'Ue al lavoro. "L'Ue sta coordinando gli Stati membri" prosegue la fonte ed "è in contatto con Stati Uniti e Nazioni Unite". - (PRIMAPRESS)