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La firma di una nuova Europa 60 anni dopo il Trattato di Roma

(PRIMAPRESS) - ROMA - Rilanciare la visione di un’europa unita, questo l’impegno preso per i prossimi 10 anni dai leder europei che nella sala degli Orazi e Curiazi in Campidoglio, la stessa che vide 60 anni fa la nascita dell’idea di Europa tra i 6 paesi costituenti, hanno sottoscritto il Trattato di Roma del 25 Marzo 2017 questa volta con 27 firme in rappresentanza di altrettanti paesi dove ovviamente non c’era la Gran Bretagna avviata verso l’uscita dal patto europeo. Proprio su questa assenza, il presidente della Commissione europea, Jean-Clude Junker mentre auspicava che nel centesimo anniversario verrà ricordato questo giorno , ha anche commentato con tristezza il vuoto creato dal Regno Unito. “I 27 devono dimostrare di essere i leader di questa Europa - ha commentato il presidente del consiglio europeo Donald Tusk, mentre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha voluto ricordare che ora inizia una nuova fase costituente in cui bisognerà rivedere tutti i trattati. 

Tutto si è svolto in un clima di grande cordialità con la Cancelliera tedesca Angela Merkel, che è sembrata essere il leader più a suo agio in questa circostanza. Frau Merkel è riuscita a scambiare anche qualche parola con la sindaca Virginia Raggi, presente alla cerimonia ma certamente non a suo agio in quel contesto. Tra le note da segnalare il “refuso” del premier Paolo Gentiloni che nel suo discorso di dare benvenuto ai rappresentanti dei 27 paesi ha parlato di celebrazione dei 50 anni dalla storica firma del primo trattato capitolino, tagliando così 10 anni  dal grande evento. - (PRIMAPRESS)