Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

Il jazz di Paolo Fresu sale in alta quota nella Val di Fiemme

(PRIMAPRESS) - TRENTO - Le note dei protagonisti del jazz contemporaneo volano in quota nella Val di Fiemme con un festival musicale tagliato su misura per gli amanti della montagna e degli sport invernali. Dal 10 al 18 marzo in tutta la Val di Fiemme (TN), sciatori, snowboardisti ma anche semplici amanti delle camminate in mezzo ai panorami innevati troveranno ad attenderli in alta quota i concerti del Dolomiti Ski Jazz. Ritmi caldi come quelli del jazz ma anche del blues, della musica funk e latina creeranno contrasti da brivido con lo scenario imbiancato delle Dolomiti. Da sempre un eccitante connubio tra natura e musica all’aria aperta, il Dolomiti Ski Jazz festeggia quest’anno la sua ventesima edizione con una formula ampliata nelle locations montane raggiunte e soprattutto nel numero degli spettacoli, con ben 20 appuntamenti: uno per ogni anno compiuto dal festival.
Agli artisti principali del programma saranno riservate le serate nei teatri a fondo valle (tra gli altri si ascolteranno nomi di punta del jazz italiano come Paolo Fresu e Dado Moroni e un monumento del jazz afroamericano come Joe Chambers), ma i concerti più suggestivi sono indubbiamente quelli diurni in quota, per i quali ci si sposterà giorno dopo giorno da una pista all’altra. Partendo dal Ciamp de le Strie (Bellamonte) si passerà all’Eurotel (Alpe Cermis, Cavalese) e da lì in sequenza al Rifugio Zischgalm (Pampeago) e al Rifugio El Paion (Alpe Cermis, Cavalese) dove si raggiungerà il punto più alto del festival a ben 2250 metri. Toccherà poi all’avvolgente ‘anfiteatro di ghiaccio’ che circonda il Rifugio Fuciade (Passo San Pellegrino), allo Chalet Valbona (Alpe Lusia, Moena) e al Rifugio Passo Feudo (Ski Center Latemar, Predazzo).
Suggestivi ed emozionanti sono i concerti (tutti a ingresso gratuito) che si svolgono verso l’ora di pranzo nei rifugi in alta quota, con i maestosi paesaggi dolomitici che fanno da scenografia alle esibizioni. Il paradiso degli sciatori per oltre una settimana diventa anche luogo privilegiato per gli amanti della musica, da ascoltare preferibilmente in tenuta sportiva. Il funk elettrico del quartetto “Thrust” farà da apripista: l’11 marzo al Ciamp de le Strie, la cui terrazza panoramica ospiterà in contemporanea anche la manifestazione Happy Cheese, con le sue degustazioni di prodotti del territorio. I “Thrust” saranno protagonisti anche dell’appuntamento successivo, il 12 all’Eurotel. Arriva dalla Repubblica Ceca ma la sua sonorità è quella del jazz classico statunitense: è la band della vocalist Eva Eminger, che suonerà il 14 al Rifugio Zischgalm. Travolgenti ritmi balcanici e uno straripante senso dello spettacolo conferiscono a ogni concerto dei Radio Zastava i toni di una festa dall’eccitazione zingaresca: saranno il 15 al Rifugio El Paion e poi il 16 al Rifugio Fuciade. Il progetto “Soundfields” creato dalla cantante Johanna Jellici e dal sassofonista Jochen Baldes porterà allo Chalet Valbona le sue sonorità contemporanee e raffinate (il 17). Si ritorna dalle parti del jazz con il trio della cantante svedese Emilia Martensson, il 18 al Rifugio Passo Feudo: sarà questa anche una seconda occasione d’incontro coi sapori gastronomici locali di Happy Cheese.
Mentre i concerti sulle piste da sci sono un vero slalom tra generi musicali variegati e ritmicamente coinvolgenti, gli appuntamenti serali in teatro riportano l’attenzione sul jazz. Il messaggio è chiaro sin dall’arrivo all’Auditorium Palafiemme di Cavalese, l’11 marzo, del musicista che più di ogni altro tiene alta la bandiera del jazz italiano sulla scena internazionale: Paolo Fresu. Il suo stile fatto di ariosa fantasia si intreccerà col robusto senso ritmico del pianoforte di Dado Moroni. Sarà questo il punto di partenza di uno sguardo panoramico sulla scena nazionale, che coinvolgerà artisti di varie generazioni: dal quintetto del trombettista Alessandro Presti, che raccoglie nomi di assoluto interesse della new wave jazzistica italiana come il sassofonista Daniele Tittarelli e il pianista Alessandro Lanzoni (il 16, Castello di Fiemme, Sala Polifunzionale), al talento già ben affermato del pianista Andrea Pozza (in trio al Wine Bar Bellavista di Cavalese, il 17).

Due serate proporranno interessanti dialoghi tra jazzisti italiani e statunitensi. Joe Chambers (un mito sin dagli anni Sessanta, quando si impose come uno dei batteristi più ambiti per le sessions discografiche della Blue Note) brilla all’interno del quartetto all stars Passport, in cui le sue bacchette saranno raddoppiate da quelle di un altro brillante batterista, Jorge Rossy, mentre al sax di Pietro Tonolo sarà affidata la prima linea solistica (14 marzo, Ziano di Fiemme, Cassa Rurale). Il 18 al Cinema Teatro Comunale di Predazzo si esibirà poi un quartetto co-diretto dalla cantante Carla Marcotulli e dal pianista statunitense Dick Halligan, indimenticabile membro fondatore dei Blood, Sweat & Tears.
Ancora un incrocio internazionale, questa volta con la Germania: è il trio della giovane pianista e cantante Olivia Trummer, che sarà il 12 a Cavalese (Palazzo della Magnifica Comunità) con una delle più apprezzabili ritmiche italiane (Matteo Bortone al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria).
La programmazione ‘collaterale’  affianca i caratteristici concerti in alta quota e i più formali live nei teatri: dal concerto del quartetto Majazztic, che il pomeriggio del 10 marzo darà il via al festival (in Piaz de Sotegrava a Moena, dove i festeggiamenti per il ventennale del Dolomiti Ski Jazz si uniranno a quelli della Scufoneda, il festival internazionale dedicato al telemark e il freeride), alla street parade che il pomeriggio del 15 attraverserà Cavalese e l’esibizione della cantante brasiliana Silvania Dos Santos (il 17 al Cheers Bar di Cavalese), passando per il concerto dei Desaster!, ovvero i giovani allievi della Scuola musicale di Lana diretti da Helga Plankensteiner (riservato agli studenti della Scuola elementare di Tesero: il 13). Immancabili poi le jam session, con il loro jazz a ‘piede libero’ in un contesto di ascolto socievole e informale: al Club La Grenz di Moena (il 13) e al Poldo Pub di Predazzo (il 15 e il 18). - (PRIMAPRESS)