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Italicum: la Consulta dice no al ballottaggio, sì al «premio»

(PRIMAPRESS) - ROMA - La Corte costituzionale ha dimezzato l’Italicum - cancellato il ballottaggio e, di fatto, introdotto il sorteggio per le pluricandidature - e ha lasciato sul campo, per la sola Camera, una legge formalmente maggioritaria  ma sostanzialmente proporzionale. Ballottaggio e pluricandidature: sono dunque  i punti dell'Italicum, la legge elettorale, dichiarati illegittimi dalla Corte Costituzionale. I giudice della Consulta hanno invece dichiarato legittimo il premio maggioranza al primo turno. La Corte Costituzionale, nel giudizio sull'Italicum, ha rigettato la questione di costituzionalità relativa alla previsione del premio di maggioranza al primo turno, sollevata dal Tribunale di Genova, e ha invece accolto le questioni, sollevate dai Tribunali di Torino, Perugia, Trieste e Genova, relative al turno di ballottaggio, dichiarando l'illegittimità costituzionale delle disposizioni che lo prevedono. La Consulta - si legge in una nota - ha inoltre accolto la questione, sollevata dagli stessi Tribunali, relativa alla disposizione che consentiva al capolista eletto in più collegi di scegliere a sua discrezione il proprio collegio d'elezione. "A seguito di questa dichiarazione di incostituzionalità, sopravvive comunque, allo stato, il criterio residuale del sorteggio previsto dall'ultimo periodo, non censurato nelle ordinanze di rimessione, dell'art. 85 del d.p.r n. 361 del 1957", spiegano i giudici costituzionali. La Consulta ha dichiarato inammissibili o non fondate tutte le altre questioni. "All'esito della sentenza, la legge elettorale è suscettibile di immediata applicazione", conclude la Corte. E veniamo alle reazioni politiche. Dopo la sentenza della Consulta il Pd "propone il Mattarellum: se il Parlamento non riesce a trovare un accordo abbiamo due leggi per Camera e Senato armonizzate dalla Consulta, sistemi proporzionali con preferenze e soglie di sbarramento. Utilizziamole".Così il capogruppo Pd alla Camera, Rosato. "Per noi bisogna andare a votare subito", ribadisce. "Ho fatto bene,contro il mio partito, a votare contro l'Italicum, prima di dimettermi", twitta Enrico Letta. Il leader della Lega,Salvini,commenta la decisione della Consulta sull'Italicum ribadendo la via del "voto subito". "'Legge elettorale subito applicabile' dice la Consulta. Non ci sono più scuse: parola agli italiani!", scrive Salvini su Twitter.  "Habemus Legalicum". E' il titolo del post sul blog di Grillo, dopo la decisione della Consulta sull'Italicum. Ora c'è una legge "pronta all'uso per il voto subito",scrive. Poi sottolinea: la Corte Costituzionale "ha lasciato il premio di maggioranza alla lista al 40%. Questo è il nostro obiettivo per poter governare. Ci presenteremo agli elettori come sempre senza fare alleanze con nessuno". "C'è una proposta di legge del M5S già depositata in Parlamento, chi non la voterà lo fa perché vuole intascarsi la pensione", attacca. "La decisione della Corte costituzionale in merito all'Italicum cancella definitivamente il ballottaggio, bandiera di Renzi e del renzismo", si legge in una nota di Forza Italia. "Aveva ragione il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella -continua la nota - la totale difformità tra il sistema elettorale della Camera e quello del Senato necessita un deciso intervento parlamentare per armonizzare i due sistemi di voto". - (PRIMAPRESS)