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Il no di Manuel Valls alla Turchia nella UE, caratterizzerà la campagna politica del candidato presidente all'Eliseo

(PRIMAPRESS) - PARIGI - La campagna politica per le prossime presidenziali francesi, scalda i motori. Manuel Valls a poco più di un mese dalla sua discesa in campo per tentare la corsa all’Eliseo, rende pubblico il suo piano con qualche “ritocco” sulle prime dichiarazioni. Lotta al terrorismo, laicità, competitività sono i plus enunciati da Valls. Se il rilancio dell’economia dovrà essere un mantra per il governo, tuttavia si dovrà ripensare lo Stato sociale dove non sono ammessi tagli selvaggi alla spesa pubblica; «reddito decoroso» per disinnescare le tensioni legate a una disoccupazione al 10% (in passato si era parlato di 850 euro mensili per gli over 18; “applicazione intelligente” del Patto di stabilità, mantenendo il deficit sotto al 3% del Pil senza cercare di azzerarlo; eliminazione, entro 10 anni, delle disparità di retribuzione tra uomini e donne. Ma ciò che Valls dichiara senza mezzi termini è l’opposizione chiara e forte alla Turchia nella Ue. 

Dallo slogan del primo momento: “Far vincere quel che ci unisce”, il candidato presidente passa ad un più diretto: “Una Repubblica forte, una Francia giusta”, facendo sintesi tra potere ed equità sociale per non rischiare di perdere consensi.

Non sarà una battaglia facile visto che gli ultimi sondaggi  vedono una sfida tutta a destra tra l’ultranazionalista Marine Le Pen del Front National e il conservatore François Fillon dei Républicains. Valls, chiamato a rappresentare una sinistra che deve recuperare le ambiguità dell’era Hollande, dovrà pedalare non poco. - (PRIMAPRESS)