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Una sentenza della Corte Suprema spagnola dichiara inapplicabili le spese richieste dalle banche per la registrazione dei mutui

  • di Maria Chiara Scanu
  • in Qui Madrid
(PRIMAPRESS) - MADRID - La Corte Suprema spagnola ha dichiarato, inapplicabili le clausole imposte al cliente per tutte le spese relative alla concessioni di mutui. Secondo l’organismo giudiziario sono le banche a doversi assumere totalmente o in buona parte le spese di registrazione degli atti. Una sentenza che ha fatto avviare migliaia di ricorsi dinanzi a molti tribunali: dalla Corte provinciale di Saragozza al tribunale di Pontevedra, da quello di Granollers a quello di Oviedo, almeno, hanno motivo di clienti. L’associazione dei consumatori, Organizacìon de Consumidores Y Usuarios (OCU), che ha lanciato una campagna per costringere le banche ad assumersi l’onere delle spese, ha già raccolto  una sorta di class action che vede coinvolti circa 9.000 iscritti, ma che è un numero in continua evoluzione visto che la situazione riguarda milioni di mutui contratti negli ultimi anni.

E la battaglia legale non si limiterà ai soli costi di registrazione degli atti del mutuo ma vorrà affrontare il tema delle imposte e le spese notarili. Una battaglia a tutto campo che riflette la situazione del paese e dei ceti medi spagnoli che stanno continuando a stringere la cinghia.  

L'Associazione bancaria spagnola (AEB), sta cercando di guadagnare tempo per studiare una via di uscita ma allo stesso tempo avverte: "il possibile impatto di questa nuova situazione potrebbe mettere in ginocchio il sistema bancario” e che le questioni "devono essere analizzate caso per caso”. In altre parole l’AEB crede  che sia ancora troppo presto per dire che la sentenza della Corte Suprema possa essere estesa a tutte le banche". Altre fonti finanziarie non hanno nascosto la loro preoccupazione di una ricaduta stimata in oltre 1.500 milioni di impatto totale che graverebbe sulle banche che però stanno già facendo i primi passi per tentare di ribaltare la sentenza o almeno di mitigarne la ricaduta. - (PRIMAPRESS)