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Il Gruppo Campari cede i vini cileni Lapostolle con un'operazione da 30 milioni di euro

  • di Paolo Silvestrelli
  • in Aziende
(PRIMAPRESS) - MILANO - A poche settimane dalla vendita del marchio Sella&Mosca, il Gruppo Campari annuncia di aver siglato un accordo per la cessione dei vini Lapostolle in Cile. Il corrispettivo dell’operazione è pari a € 30,0 milioni, e include una posizione finanziaria netta di € 23,3 milioni. Il business ceduto comprende i vini cileni e il pisco, l’acquavite sudamericana a marchio ‘Lapostolle’, nonché i relativi vigneti e le attività dei “Lapostolle Residence”, le strutture alberghiere in Cile sotto lo stesso marchio dell’etichetta di vino.
A dicembre 2015, Marnier Chile S.A. aveva registrato vendite nette pari a € 13,6 milioni (CLP 9.843,2 milioni) ed EBITDA pari a € 1,8 milioni (CLP 1.336,6 milioni).
Il corrispettivo dell’operazione corrisponde a un multiplo storico pari a 16,3 volte l’EBITDA. Il closing dell’operazione è previsto entro due mesi.
La cantina Lapostolle, situata nella regione di Santa Cruz, è stata fondata nel 1994 da Alexandra Marnier Lapostolle. Oggi, la cantina possiede 370 ettari in tre diversi vigneti e ha un portafoglio di vini di alta gamma tra cui Sauvignon Blanc, Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Merlot, Carmenère e Syrah. Distribuita in oltre 60 paesi in tutto il mondo, la gamma Lapostolle include vini pluripremiati come Clos Apalta 2005, al primo posto nella Top 100 di Wine Spectator nel 2008.
E' il chief Executive Officer del Gruppo Campari, Bob Kunze-Concewitz, a spiegare la cessione: 'L’accordo per la vendita del business del vino in Cile, entrato nel perimetro di Campari nel contesto dell'acquisizione di Grand Marnier, segue la vendita del business dei vini fermi italiani, completata pochi giorni fa. Con questa operazione Gruppo Campari conferma il suo impegno a uscire completamente dal business dei vini fermi, in linea con la strategia volta a razionalizzare le attività non strategiche e aumentare il focus sul core business degli spirit. Dall'inizio del 2016 abbiamo ceduto attività non strategiche per un valore complessivo di € 96 milioni”. - (PRIMAPRESS)