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Editoria: una rivoluzione soft ma progressiva per nuovi visionari nel libro di Filomena Tucci

  • di RED-ROM
  • in Editoria
(PRIMAPRESS) - ROMA - Presentato nella capitale il saggio fresco di stampa per i tipi de “L’erudita”, di Filomena Tucci, “Soft Revolution” che solleva la necessità di affrontare la crisi di sistema che pervade il paese con una serie di azioni che dovranno modificare nel profondo il modello di pensiero che ha caratterizzato l’Italia in questo scorcio di ultimo secolo. L’assenza di una visione compiuta, la formazione in ritardo con i tempi, la perdita di competitività per assenza del merito progettuale, secondo l’autrice necessita oggi di una rivoluzione del pensiero dominante: soft come dice il titolo “perché le rivoluzioni spaventano e devono essere graduali. Certo ci si impiega più tempo ma sono più solide nella costruzione di nuovi modelli ispiratori del cambiamento”.
Tucci, cosentina di nascita ma con un vissuto da adolescente in Germania, è laureata in Economia e con un master in Statistica ed il suo approccio con questo saggio è di incasellare le questioni cercando di dare una lettura ragionata su accadimenti che sovrapponendosi hanno determinato il peggioramento di un sistema sociale che per decenni è rimasto uguale a se stesso senza accorgersi della sua fragilità.
Una rivoluzione che non può prescindere dall'integrazione dei ruoli di genere: “Nella Soft Revolution - scrive Tucci - un ruolo centrale lo avrà la liberazione delle donne da limiti secolari. Ridare alle donne pari spazio nei luoghi lavorativi e decisionali sarà fondamentale per la evoluzione di questo paese”. - (PRIMAPRESS)