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Crowdfunding accessibili a tutti, pmi comprese

(PRIMAPRESS) - MILANO - "Con l'approvazione dell'emendamento sul crowdfunding viene estesa a tutte le Pmi italiane la possibilità di ricorrere ai portali online per la raccolta di capitali di rischio”, dopo l’approvazione di questa norma, come modifica al Ddl Bilancio è stato uno dei commenti a caldo fatti dal presidente della commissione Finanze della Camera Maurizio Bernardo.

Ha anche aggiunto che “Adesso c'è uno strumento in più per avvicinare il risparmio privato al capitale del tessuto produttivo italiano riducendone la dipendenza dal canale bancario" e soprattutto che “Si tratta di un provvedimento che non ha precedenti in Europa e mette l'Italia all'avanguardia, sul piano normativo, nel campo del crowdinvesting, un fenomeno nuovo che ha consentito di raccogliere, nel mondo, oltre 28 miliardi di dollari".

Il crowdfunding oggi è associato soprattutto a scopi sociali, o al lancio di progetti legati soprattutto alla nascita di nuove start up. Con questo ampliamento della platea dei potenziali fruitori le dimensioni che potrebbe assumere potrebbero essere tutt’altro che trascurabili per aiutare l’economia produttiva italiana ad una reale ripresa (dettagli su http://espertoprestiti.com/crowdfunding).

Ora però la parola passa agli investitori visto che in realtà non si tratta del semplice crowdfunding ma di equity crowdfunding. I giudizi degli addetti ai lavori sono stati molto positive, come si evince dall’affermazione di Per Claudio Bedino, uno dei cofounder di OvalMoney, che ha affermato che si tratta di “un’ottima notizia, che risponde alle tante richieste fatte dagli operatori e dal mercato stesso. Da sempre sostengo che l’accesso ai capitali attraverso portali online non poteva essere ristretto alle sole startup o Pmi innovative, escludendo realtà con business tradizionali che per loro natura sono anche più comprensibili al pubblico potenziale di investitori”.

Anche se la notizia rimane molto buona, il ceo di TipVentures, Matteo Masserdotti,  ha comunque specificato che “l’ampliamento a tutte le PMI della possibilità di raccolta di capitali attraverso equity crowdfunding”  in realtà “allinea l’Italia agli altri paesi europei dove l’innovazione e l’attrattività di un investimento è determinata dal mercato e non da una normativa”. - (PRIMAPRESS)