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Manovra finanziaria: ritirato l'emendamento Imi che avrebbe fatto lievitare le tasse sugli immobili

Manovra finanziaria: ritirato l'emendamento Imi che avrebbe fatto lievitare le tasse sugli immobili
(PRIMAPRESS) - ROMA - Dalla manovra finanziaria, oggi in discussione, è stato ritirato l’emendamento Imi che accorpava Imu e Tasi. Il motivo? Secondo Maino Marchi, capogruppo del Pd in Commissione bilancio alla Camera, si deve ad un approfondimento che avrebbe portato a verificare che ci sarebbe stato un aumento della tassazione per i cittadini. “Per questo abbiamo ritirato la proposta di modifica in questione». ha detto Marchi, primo firmatario della richiesta di modifica alla manovra (sottoscritta da 25 parlamentari). L’emendamento mirava a istituire un'imposta municipale sugli immobili, l’Imi, che avrebbe sostituito l'imposta municipale propria (Imu) e il tributo per i servizi indivisibili (Tasi). Subito l’emendamento aveva scatenato reazioni polemiche nell’opposizione. In realtà l’emendamento era stato proposto da Anci ai gruppi parlamentari, «con l’intento di operare una semplificazione, unificando le due imposte esistenti in una sola», ha spiegato Marchi.
L’emendamento prevedeva che l’Imi si applicasse in tutti i comuni del territorio nazionale, ferma restando, per le Province autonome di Trento e di Bolzano, la facoltà di modificarla. L’aliquota - che doveva essere decisa dai Comuni e per gli immobili (non le prime case) e i fabbricati (tranne quelli rurali) - andava dall’8,6 all'11,4 per mille, mentre per ville e castelli (in questo caso anche se prime case) va dal 5 al 7 per mille. Erano previste casistiche precise di variazione delle aliquote e uno sconto del 50% sulla base imponibile per i comodati d’uso.
Soddisfazione per il ritiro dell’emendamento nelle file di confedilizia: “Auspichiamo - ha detto il presidente della confederazione di settore, Giorgio Spaziani Testa - che si possa ripartire da qui per arricchire la legge di bilancio con misure di riduzione della tassazione sugli immobili, di cui il settore ha urgente necessità. Confedilizia ha presentato al Parlamento e al Governo le sue proposte, selezionando le maggiori priorità, che riguardano in particolare i locali commerciali affittati e le locazioni abitative a canone calmierato. E’ questa l’attenzione che la proprietà immobiliare si aspetta”. - (PRIMAPRESS)