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Pinto (AIOM): "Siamo agli ultimi posti tra i paesi per spesa dedicata alla prevenzione dei tumori (4,2%)"

(PRIMAPRESS) - ROMA – L’Italia si colloca negli ultimi posti per investimenti in prevenzione fra i 34 Paesi che fanno parte dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD). A denunciarlo è il XVIII Congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), che si apre oggi a Roma. Il nostro paese destina solo il 4,2% della spesa sanitaria totale a queste attività mentre il 76,5% della popolazione adulta presenta almeno un comportamento a rischio (fumo, alimentazione sbagliata e conseguente sovrappeso, sedentarietà o eccessivo consumo di alcol). 
“Serve più impegno da parte di tutti, clinici, Istituzioni e cittadini – afferma il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM -. Per questo lanciamo, sul modello dei festival della letteratura, il primo ‘Festival della prevenzione e innovazione in oncologia’ per spiegare agli italiani il nuovo corso dell’oncologia, che spazia dai corretti stili di vita, agli screening, alle armi innovative come l’immuno-oncologia che permette di migliorare la sopravvivenza a lungo termine in neoplasie difficili da trattare (ad esempio nel melanoma avanzato e nei tumori del polmone e del rene in fase metastatica) e le terapie a target molecolare, fino alla riabilitazione e al ritorno alla vita. “Grazie ai passi in avanti sul piano della prevenzione e dei trattamenti, non si deve più parlare di male incurabile”. conclude Pinto. Molti studi hanno dimostrato che il 40% dei tumori può essere evitato con uno stile di vita sano, ma ancora pochi italiani seguono queste regole: il 22% (over 15) fuma, il 45,1% della popolazione (over 18) è in eccesso di peso (35,3% in sovrappeso, 9,8% obeso), il 15,7% consuma alcol in modo eccessivo, 23 milioni e 524 mila persone (39,9% della popolazione di 3 anni e più) non praticano sport né attività fisica nel tempo libero. “In ognuno degli 11 eventi saranno realizzati incontri nel motorhome – spiega il prof. Pinto - dove giovani oncologi spiegheranno le regole della prevenzione, l’importanza degli screening e l’impatto delle nuove armi. Sono cambiati i paradigmi della prevenzione sin dalla più giovane età, sono mutati le tecniche diagnostiche, la caratterizzazione genica, la riabilitazione e il ritorno alla vita, con la cronicizzazione di alcune forme di tumore, e l’innovazione terapeutica sta portando a una vera e propria rivoluzione nelle cure”. - (PRIMAPRESS)