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A che punto è la scienza? Oltre 75 ricercatori ne parlano al festival di Cagliari

  • di Maria Chiara Scanu
  • in Tech
Paolo Gallina, vincitore Premio Galileo 2016
Paolo Gallina, vincitore Premio Galileo 2016
(PRIMAPRESS) - CAGLIARI - E’ arrivato alla nona edizione il Festival della Scienza che si terrà a Cagliari da martedì 8 a domenica 13 novembre. Sei giornate in cui si alterneranno conferenze, dibattiti, presentazioni di libri, laboratori, mostre e spettacoli intorno al tema La scienza che unisce i popoli. Oltre alle sedi dell’EXMA e quella del Ghetto, il Festival si arricchisce quest'anno di altre prestigiose sedi come la Cittadella dei Musei, Villa Muscas e l’Auditorium comunale.
Si conferma inoltre l’appuntamento, per il secondo anno consecutivo, con Scienza in festa ad Oliena nelle giornate del 24 e 25 novembre, mentre, novità di questa edizione 2016, è la tappa che il Festival Scienza farà a Oristano dal 5 al 7 dicembre.
La manifestazione, che nelle edizioni passate ha coinvolto sino a 17.000 partecipanti tra studenti di ogni età, bambini della scuola materna universitari e ai neo laureati  oltre a singoli cittadini, è realizzata con il patrocinio della Regione Sardegna, del Comune di Cagliari, della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, dell’Università di Cagliari e di EFFE Europe for Festivals, Festivals for Europe (una piattaforma prodotta dalla Commissione Europea e dal Parlamento europeo) ed è promossa e organizzata dall’Associazione Scienza Società Scienza in collaborazione con numerosi altri soggetti.
Il Cagliari Festival Scienza sarà inaugurato martedì 8 novembre: nell’Aula Magna Rettorato. Alle ore 16.30 il Magnifico Rettore Maria Del Zompo terrà la relazione inaugurale: Gap di genere nella scienza: l'Università come opportunità. Poi alle 18.00 una Lectio magistralis tenuta da Guido Tonelli, fisico del CERN e ordinario all’Università di Pisa, dal titolo La nascita imperfetta delle cose. La grande corsa alla particella di Dio e la nuova fisica che cambierà il mondo.    
La chiusura del festival, Domenica 13 novembre alle ore 17.30, è affidata a Eugenio Coccia, ordinario all’Università di Roma TorVergata e recentemente eletto Rettore della nuova Scuola Universitaria Superiore “Gran Sasso Science Institute” (GSSI), che nella Sala Coroneo della Cittadella dei Musei terrà una Lectio magistralis dal titolo L’onda del secolo.
Un altro appuntamento da non perdere si svolgerà venerdì 11 novembre nella Sala delle Mura del Ghetto. Paolo Gallina professore associato dell’Università di Trieste, nel corso della conferenza Macchine: tecno-simbiosi e dipendenze mentali, presenterà il suo libro “L’anima delle macchine” con cui ha vinto il Premio Galileo 2016. L’incontro è moderato dallo scrittore e giornalista Roberto Paracchini.
Oltre  75 i relatori che saranno i protagonisti dei 120 appuntamenti in programma fra conferenze, dibattiti, reading, presentazioni di libri, spettacoli e laboratori interattivi che occuperanno sei giorni di appuntamenti con la fisica, la chimica, le scienze naturali, la matematica, la geologia, le nanotecnologie, l’alimentazione e la cartografia.
Professori universitari, studiosi e ricercatori di alto livello scientifico e autori tra i più importanti dell’editoria scientifica, con un linguaggio vario e accessibile a tutti, affrontano argomenti di attualità nel corso di conferenze e dibattiti. Il linguaggio della scienza e della tecnologia si fonde con quelli del teatro e della musica dando vita a numerosi spettacoli.
Sono previsti seminari e dibattiti mattutini durante i quali i giovani potranno dialogare e confrontarsi con gli esperti su argomenti scientifici e tecnologici di grande attualità. Anche i visitatori più piccoli potranno soddisfare le loro curiosità con le attività proposte: letture fantastiche, giochi e animazioni divertenti, laboratori con la guida di animatori e divulgatori esperti.
Negli spazi espositivi dell’EXMA, di Villa Muscas e della Sala Mostre della Cittadella dei Musei, sono allestite mostre e laboratori interattivi con dimostrazioni sperimentali eseguibili direttamente o con l’aiuto di  guide competenti.
Infine la possibilità di accedere, con la guida di esperti, a musei e biblioteche, di visitare mostre, siti archeologici, tecnologici, naturalistici e partecipare ad exhibit grazie all’idea di un Festival che diffonde la scienza anche sul territorio contribuendo così a far conoscere un “patrimonio” di alto profilo scientifico e di grande potenzialità divulgativa.
Al festival è abbinato, come nelle passate edizioni, un contest fotografico su Instagram: #Scienzaepopoli. Si chiede di raccontare con significativi scatti come la scienza possa rappresentare un linguaggio comune che unisce i popoli e li rappresenta.

  - (PRIMAPRESS)