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Fucilati Grande Guerra, Scanu (Pd):"Il Senato non li fucili una seconda volta"

  • di RED-ROM
  • in Società
(PRIMAPRESS) - ROMA - A distanza di cento anni i soldati italiani della Grande Guerra, fucilati dagli stessi connazionali, vengono messi al muro per la seconda volta. “Il Senato sta stravolgendo in maniera inaccettabile una legge approvata all’unanimità dalla Camera”. A lanciare l’allarme sono i deputati Gian Piero Scanu, Giorgio Zanin, Alfredo Bazoli, Marco Bergonzi, Antonio Boccuzzi, Paolo Bolognesi, Carlo Galli, Gero Grassi, Fabio Lavagno, Patrizia Maestri, Giulia Narduolo, firmatari, insieme ad altri, della legge per la riabilitazione, con formula piena, dei fucilati della Grande Guerra. “Chiediamo ai colleghi del Senato di riflettere su alcune questioni di fondo prima di votare la nuova versione formulata dal Comitato ristretto della Commissione Difesa di Palazzo Madama. È del tutto sconcertante che una proposta votata dalla Camera, in questo caso all’unanimità, e approvata con il consenso del governo, venga interamente soppressa per essere sostituita con un’altra che ne cancella l’intento originario. Il testo proposto dal Senato lascia irrisolta la richiesta di riabilitazione. Tanto per fare un esempio: con quella norma sarà restituito l’onore alla memoria agli alpini di Cercivento? Non lo sapremo mai. Che senso ha offrire il perdono alle vittime della decimazione quando invece dovremmo chiederlo noi a loro? Come è possibile arrivare a definire l’orribile pratica della decimazione (soldati estratti a sorte per essere fucilati) come ‘cruenta applicazione della giustizia militare di quel tempo’? Non finiremmo per giustificare quella carneficina? La legge che abbiamo approvato alla Camera è una prova di civiltà giuridica. Il centenario della Grande Guerra non può essere derubricato a vuota celebrazione: dobbiamo avere l'onestà e l’autorevolezza di sanare una ferita che sanguina da un secolo”. - (PRIMAPRESS)