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Turismo: città d'arte in calo nel bilancio di Confindustria Alberghi per l'estate 2016

  • di RED-ROM
  • in Economia
(PRIMAPRESS) - ROMA - L'estate 2016 ha visto le destinazioni mare prevalere sulle città d'arte. E' questo il bilancio dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi che ha confermato il successo del Mare Italia ma che pone il problema di un crollo dell’occupazione nelle città d’arte.
Secondo l’associazione, infatti, le destinazioni mare hanno fatto segnare una crescita che in termini di occupazione supera il +4,5%. Una clientela che si è mantenuta prevalentemente italiana, ma che ha fatto segnare una crescita del 3,5% nella componente straniera.
Preoccupa, invece, la tendenza delle principali città italiane, che a partire da giugno mostrano una forte contrazione rispetto ai trend positivi degli ultimi due anni. L’Osservatorio di Confindustria Alberghi, infatti, ha registrato un calo medio dell’occupazione del 4,5%, pure a fronte di una complessiva riduzione dei prezzi praticati. Nel dettaglio, Milano perde il 12,9%, Firenze segna un -3,6% e Venezia è in flessione del 4,6%. Roma, invece, registra una timida crescita (+1,2%).
"Un campanello di allarme – dichiara Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – che dopo mesi di lenta ma continua ripresa, dobbiamo analizzare con molta attenzione. È proprio il turismo delle città d’arte la componente più identitaria e strutturale dell’offerta turistica italiana e non possiamo permetterci battute di arresto. Il nostro turismo però ha bisogno di una crescita armonica che coinvolga tutti i segmenti ed attivi anche i tanti attrattori che sono ancora da scoprire nel nostro territorio".
Secondo Palmucci, il Piano Strategico del Turismo nazionale può svolgere un ruolo strategico perché consente al settore di avere "una visione finalmente organica che affronti una serie di priorità ormai imprescindibili, come il riordino dell’offerta in una logica di trasparenza della domanda". - (PRIMAPRESS)