Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 1153

Acattolico di Roma: l'omaggio del poeta Alessandro Dall'Oglio

(PRIMAPRESS) - (PRIMAPRESS) - ROMA - Il cimitero acattolico o “degli artisti” di Roma ha appena compiuto 300 anni e per festeggiare questa importante ricorrenza di quello che è ad oggi il terzo cimitero al mondo sia come patrimonio Unesco che come numero di visitatori, si sono effettuati lavorazioni e interventi di ogni tipo. La famiglia Bulgari ha scelto di donare un rilevante contributo economico e sarà così lo sponsor principale per la realizzazione della mostra tematica di quadri sulla storia del cimitero attraverso gli ultimi tre secoli di storia, che si terrà a settembre presso la casa museo di Goethe (unico museo tedesco al di fuori dei confini della propria nazione).
Il restauratore Gianfranco Malorgio, invece, ha appena ultimato un lavoro che lui stesso si è offerto di eseguire gratuitamente per riportare al suo iniziale splendore la sepoltura di Antonio Gramsci. Non da meno il poeta Alessandro S. Dall’Oglio (che aveva in precedenza finanziato il restauro di una tomba monumentale a forma di biblioteca) ha voluto di recente riconfermare il suo amore per questo incredibile spazio di verità o bellezza, donando la scultura “Rosa di Marmo” alla direttrice inglese Amanda Thursfield, come simbolo poetico delle anime e storie straordinarie qui eternate.
La scultura prende il nome da un’opera scritta dallo stesso poeta che si trova all’interno di una delle sue raccolte edite. L’autore stesso ha posto l’accento sulla differenza tra una rosa di verità, che appassisce rappresentando la vita, rispetto ad una rosa di plastica che rimane artificiale e simboleggia sia il decadentismo che l’attuale decadenza della nostra società, fino a giungere alla rosa di marmo che è eternata nella sua stessa metafisica, simboleggiando l’elevazione delle vite che hanno segnato il progresso e la conoscenza dell’umanità, di cui troviamo abbondanti tracce nel cimitero acattolico di Roma.
Le celebrazioni per i 300 anni di questo luogo sacro continueranno attraverso le altre opere di restauro dei volontari e soprattutto negli occhi, nei percorsi e nei fiori lasciati dai tanti visitatori che ogni giorno da tutto il mondo gli rendono omaggio (ma anche nella deliziosa cura, miglioramento e implementazione delle tante specie botaniche già presenti). - (PRIMAPRESS)