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Incendio campo rom nel Napoletano: risveglio con la nube "tossica" per milioni di persone

(PRIMAPRESS) - CASALNUOVO DI NAPOLI - Un risveglio davvero insolito per migliaia e migliaia di cittadini non solo dei comunidella provincia, ma anche di Napoli. Il fumo che si è sprigionato dall'incendio appiccato ieri ad un campo rom sgomberato tra Casalnuovo ed Afragola ha creato una nube, non si sa ancora quanto tossica, che ha invaso chilometri di territorio. Aria irrspirabile tutta la notte ed anche questa mattina. E si è ancora in attesa che l'Arpac si faccia viva per far capire alla cittadinanza il rischio se esiste oppure ormai è lontano. Un incendio appiccato da ignoti sul quale si sta indagando anche con l'ausilio delle poche telecamere presenti in zona.  Il campo rom di Casalnuovo, sgomberato qualche giorno fa, a pochi metri dalla zona al confine conn Afragola, è stato completamente distrutto. Il campo era già vuoto, ma pieno di rifiuti a cui ignoti avrebbero dato fuoco cospargendo prima della benzina. Difficile l’intervento dei pompieri che per raggiungere l’area utilizzata hanno dovuto percorrere strade sterrate e vere e proprie discariche a cielo aperto. Sul posto tanti curiosi allontanati dalle forze dell’ordine all’esplosione di alcune bombole. La colonna di fumo nera si è alzata e poi, spinta dal vento, ha raggiunto l’area del nolano. Per alcuni minuti è stato deviato anche il traffico aereo su Capodichino visto che la colonna intralciava le manovre di atterraggio dei piloti. I Vigili del Fuoco hanno lavorato per spegnere le fiamme fino a tarda serata. Sul posto diverse autobotti. Aria irrespirabile dovunque. Resta ora da identificare i responsabili dell'incendio. C'è chi sostiene che sia stata una vendetta dei rom sgomberati qualche giorno fa dal campo. C'è chi invece sostiene che i piromani abbiano proprio voluto colpire la comunità rom che aveva abbandonato suppellettili nel campo. Le indagini sono affidate ai carabinieri. E questo è solo l'epilogo di episodi analoghi che in questa zona si verificano ormnai quasi quotidianamente. E nessuno che dica alla gente che qui vive se l'aria che respira è tossica o meno. - (PRIMAPRESS)