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Non solo musica, a Cumiana è tempo di JAZZIT FEST » CIVITATES

Non solo musica, a Cumiana è tempo di JAZZIT FEST » CIVITATES
(PRIMAPRESS) - TORINO - Un evento al confine tra musica, impegno sociale e partecipazione civica. È il Jazzit Fest, quest’anno alla sua quarta edizione.
Ideato da Luciano Vanni, editore e direttore delle piattaforme editoriali “Jazzit” e “Il Turismo Culturale”, è da oggi a Cumiana, in provincia di Torino. Dopo tre anni a Collescipoli, Terni, sarà poi a Feltre, Belluno. Un’iniziativa dal carattere itinerante, in cui si rispecchia la volontà di coinvolgere il maggior numero possibile di comunità.
Molto più di un festival musicale, infatti, il Jazzit Fest è un vero e proprio processo sociale e culturale. Basti pensare che i protagonisti della manifestazione saranno ospitati dalla comunità locale, coinvolta così direttamente nell’organizzazione. Poi, la partecipazione di una corposa comunità di volontari, imprenditori sensibili e donatori impegnati per sostenere e finanziare il progetto. Consistente anche la partecipazione delle istituzioni locali, coinvolte a livello logistico e burocratico ma non sul piano economico.
Sono 300 le “Residenze creative” vissute da musicisti, intellettuali e operatori del settore, accorsi a Cumiana per scambiarsi idee e contenuti e innescare così un circolo virtuoso di innovazione e creatività. 200 i volontari provenienti dall’Italia e dall’estero, per circa 15.000 presenze attese. Il programma si svilupperà in tre fasce orarie, mattina, pomeriggio e sera, connotate da una lunga serie di attività, in parte programmate, in parte lasciate alla libera iniziativa dei musicisti e degli artisti in programma.
“Il mio più grande desiderio - ha commentato Vanni - è dimostrare concretamente che l’arte e la cultura possono modificare abitudini e comportamenti di una comunità locale attivando un’idea nuova di progresso sociale, economico e turistico; e che attorno a valori etici, e attraverso principi quali economia collaborativa, sussidiarietà e solidarietà, si possa davvero cambiare i destini di un paese, di un territorio e di più generazioni di cittadini. Ecco perché la parte rilevante dei nostri costi sono sostenuti attraverso un finanziamento collettivo che passa attraverso la “Banca di Sviluppo Culturale” una piattaforma di crowdfunding che nasce per cofinanziare progetti etici di utilità sociale e di valore culturale”.
In virtù dei suoi principi e dei suoi valori, il JAZZIT FEST  ha meritato una good practice europea dal titolo “Culture Shapes the Smart City”, il patrocinio onorario UNESCO e la buona pratica #laculturachevince.  - (PRIMAPRESS)