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L'Indipendence Black Day della Gran Bretagna. La sconfitta di Cameron

(PRIMAPRESS) - LONDRA - Leave. La Gran Bretagna abbandona l'Unione Europea. L'amaro in bocca di Cameron è tanto dicono ambienti a lui vicini anche perché il vantaggio, prima dello spoglio delle schede di Newcastle, aveva fatto scrivere al premier un Twitter che sapeva già di vittoria. Che il paese fosse diviso a metà si sapeva dai sondaggi ma c'era anche la recondita speranza che il sacrificio della deputata uccisa barbaramente da un folle  sulle ragioni del remain avesse potuto far riflettere gli inglesi. Così non è stato.Il testa a testa costante, con continui ribaltamenti di fronte: alla fine ha vinto il Leave sul Remain e la Gran Bretagna è fuori dalla Ue. Il premier britanico, David Cameron, ha annunciato che rimarrà a Downing Street altri tre mesi, ma che poi è necessario che per la guida dei negoziati con l'Ue ci sia una nuova leadership. Ad ottobre, quando ci sarà l'assemblea del partito conservatore, c'è bisogno di una nuova leadership del partito e del governo. Il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, vuole incontrare Merkel per evitare l'effetto domino, anche se per Schulz "Non ci sarà alcuna reazione a catena - ha detto Schulz alla tv pubblica tedesca Zdf - non credo che altri Paesi saranno incoraggiati a percorrere questa strada pericolosa". Il presidente Usa, Barack Obama, informato dell'esito della consultazione, in giornata parlerà con David Cameron.
Il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, ha dichiarato che la Ue è "determinata a mantenere la sua unità a 27" e ha sottolineato che fino a quando la Gran Bretagna non lascia, vengono formalmente applicate le norme Ue. Il presidente ha annunciato un incontro informale a  "27 a margine del Consiglio Europeo (del 28-29 giugno, ndr) e proporrò anche di cominciare un'ampia riflessione su futuro della nostra Unione".
Profondamente scossi i mercati finanziari, che alla vigilia, si erano posizionati per una vittoria del fronte pro-Ue mentre a spoglio ormai quasi completato, i voti favorevoli all'uscita si attestano al 51,8%, contro i 48,2% di preferenze per restare. Deutsche Bank prevede conseguenze negative sotto tutti gli aspetti. - (PRIMAPRESS)