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Alla scoperta di San Vigilio di Marebbe in Alto Adige

(PRIMAPRESS) - (PRIMAPRESS) BOLZANO - Una terra di contrasti, di strepitosi panorami e culture tanto antiche quanto poco note altrove: mi riferisco all'Alto Adige, un mondo a parte tra le destinazioni in Italia in virtù dell'intreccio fra tradizioni differenti, ritmi di vita molto tranquilli e delle molteplici sfaccettature del paesaggio, che spazia dalle vette dolomitiche alle vallate che sembrano distendersi all'infinito. Per capire meglio cosa rende speciale l'Alto Adige, sono stato in una località molto amata dagli sciatori, San Vigilio di Marebbe. Poiché ho soggiornato al Residence Clara, (www.residence-clara.it), nel centro di San Vigilio, ho potuto visitare con facilità questo incredibile territorio di montagna e scoprire quali attività si possono fare oltre a sciare.
Quello che mi ha stupito maggiormente è che San Vigilio offre attrattive non solo agli sportivi appassionati di vacanze attive, ma anche a famiglie con bambini e a chi desidera trascorrere una vacanza di totale riposo. Qui c'è il comprensorio sciistico di Plan de Corones (si chiama Kronplatz on tedesco, perciò troverete molti cartelli con questa indicazione), nelle vicinanze si trova un parco fornito di attrezzature per tenersi in forma e caratterizzato da percorsi benessere, infine ci sono tante opportunità per chi vuole assaporare le tradizioni gastronomiche locali.

Come arrivare a San Vigilio
Per arrivare in aereo ci sono diverse alternative: l'aeroporto più vicino è a Bolzano, ma è possibile atterrare anche a Venezia, Verona o Treviso e da lì arrivare in pullman fino a Brunico, località collegata tramite bus a San Vigilio di Marebbe. Brunico è la stessa destinazione per chi arriva in treno, poiché qui fermano i treni da tutta Italia e anche dall'estero, mentre in auto bisogna seguire l'Autostrada del Brennero (A22) fino all'uscita Bressanone/Val Pusteria, proseguendo per la statale SS49-E66 per 43 km fino a San Vigilio.
Vale la pena fare il viaggio anche solo per il panorama che accoglie i visitatori: San Vigilio sta in una grande conca, da un lato spicca il Plan de Corones e il Pizzo delle Pietre, dall'altro il monte Parese e il Piz de Plaies, da cui si può ammirare la Val Badia. Plan de Corones impianti


Le attività sportive da praticare a San Vigilio

Ogni stagione qui ha uno o più sport corrispondenti da praticare, perciò chi ama le vacanze attive (che negli ultimi tempi stanno tornando di moda) e in particolare lo sci, può affidarsi agli insegnanti esperti delle scuole da sci, noleggiare sul posto l'attrezzatura necessaria e divertirsi in completa sicurezza.

Il Plan de Corones ha 32 impianti di risalita e 116 km di piste, io suggerisco di fare un pensiero anche allo sci notturno, un'esperienza da brivido che è possibile fare sulla pista Cianross, fornita di impianti di illuminazione adeguati e aperta ogni domenica, martedì e giovedì dalle 20:00 alle 22:00.

Oltre a sci e snowboard c'è molto altro da fare in zona: in primavera e in estate sono consigliate le escursioni guidate lungo i sentieri attorno a San Vigilio; gli itinerari in bici sono un must per tutti gli appassionati di cicloturismo perché consentono di raggiungere facilmente Pederü partendo da San Vigilio, godendosi la vista dalla Spiaggetta, un'area sulla riva del fiume che si affaccia sulle Dolomiti!

Qui si trovano tutte le informazioni per prenotare un'attività in base al periodo di soggiorno: www.kronplatz.com/it/san-vigilio-marebbe.
Plan de Corones2 A proposito di panorami che riempiono lo sguardo, sono salito sulla cabinovia per arrivare a Piz de Plaies, a 1560 metri d'altezza: si arriva in 10 minuti e lo spettacolo naturale dell'alta Val Badia merita una sosta. In lontananza si riesce a vedere il paese San Martino in Badia e la Marmolada, la Regina delle Dolomiti che svetta all'orizzonte.
Piz de Plaies Chi sono i ladini

Durante il mio soggiorno ho imparato qualcosa sulla cultura ladina, quell'insieme di tradizioni e costumi diffusi nella regione alpina dolomitica situata fra il Trentino-Alto Adige, il Veneto e una parte della Svizzera.

In breve, questa cultura nasce in seguito all'integrazione dei territori alpini nell'impero romano: fu così che la popolazione locale trasformò il latino dei soldati nella lingua ladina, tuttora parlata in questa zona.

C'è persino un museo dove documentarsi, anche se non ho avuto la possibilità di visitarlo, il Ladin Ćiastel de Tor a San Martino in Badia, nato per valorizzare questa antica cultura e farla conoscere sia ai turisti sia ai residenti che non conoscono il ladino, poiché qui si parlano 3 lingue, italiano, tedesco e, solo in parte, ladino!

San Cassiano 1
Una delle località dove le tradizioni sono molto sentite è San Cassiano, borgo situato in una vallata laterale della Val Badia.

Per concludere la mia visita qui sono stato al parco Movimënt, un luogo molto diverso dalle classiche aree green che si trovano nelle grandi città. Movimënt, infatti, è stata definita una “palestra all'aria aperta”, dotata di attrezzature per fare fitness, aree giochi per bambini, pareti per l'arrampicata e addirittura percorsi Kneipp per rilassarsi grazie ai laghetti del parco e le piccole cascate dove immergersi nelle acque pure delle Dolomiti.

Al mio ritorno mi sono reso conto che in Alto Adige è davvero impossibile annoiarsi e conto di tornarci presto per provare le altre attrattive del territorio. (PRIMAPRESS)
San Cassiano 2 - (PRIMAPRESS)