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La Spagna torna al voto con l'ombra della procedura d'infrazione UE e una disoccupazione galoppante

(PRIMAPRESS) - MADRID - La Spagna torna al voto il 26 giugno, la seconda volta in sei mesi e dopo il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea. Le nuove stime sul deficit spagnolo, pari al 3,9% del Pil, hanno gettato un'ombra sulle capacità di ripresa dell’economia iberica a cui l’UE guarda con apprensione. Ombre che si infittiscono dopo gli ultimi sondaggi, che danno il Partido Popular di Mariano Rajoy in testa, ma con numeri non sufficienti per governare. Anche le pulsioni separatiste della Catalogna, rischiano di indebolire il paese ed il progetto europeo già in tensione per la Brexit.
Il deficit spagnolo nel 2016 toccherà infatti il 3,9% del Pil, ben nove punti oltre la soglia in cui scatta la procedura d’infrazione, e si attesterà al 3,1% nel 2017. Si tratta di percentuali decisamente superiori a quelle stimate dal governo di Madrid, ovvero 3,6% per il 2016 e 2,9% per il 2017,  inserite per di più in un quadro economico segnato da una forte disoccupazione, pari al 21%, la cui dinamica mostra un trend di crescita progressivo.







- (PRIMAPRESS)