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Lunga vita ai Dear Jack: «Back to the Future»

(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Nella casa di Lorenzo a Montefiascone, i Dear Jack con il nuovo acquisto Leiner provano la loro musica. Quella del passato, con nuovi arrangiamenti, ma soprattutto quella del futuro, che segnerà il loro ritorno sui palcoscenici italiani. Alessandro, Leiner, Lorenzo e Riccardo bevono un caffè in un momento di pausa dalle prove. Con loro non c’è Francesco ancora in convalescenza dopo l’operazione alla spalla. «Ma tornerà presto – dicono – anche se per il momento non potrà ancora suonare la chitarra». Infatti nell’imminente appuntamento con il “Concerto di Natale” all’Auditorium della Conciliazione di Roma lo vedremo in una veste nuova, «perchè – spiegano i Dear Jack – deve evitare di imbracciare la chitarra». Tra di loro si nota un gran feeling anche con il nuovo arrivato, Leiner Riflessi. Ma ciò che colpisce di più è la loro grande serenità e carica di energia in un momento molto delicato della loro vita artistica. Si legge un ritrovato spirito di gruppo, tant’è che ci tengono a sottolineare che nei Dear Jack «non esiste la figura del frontman».  

E’ stato un periodo tosto?
«Si anche perché subito dopo la separazione con Alessio sui social si è scatenato di tutto e di più. Sono state dette molte cose non vere ed anche non piacevoli»

Del tipo?
«Che non avevamo sentimenti, che non ci era dispiaciuto quello che era accaduto. Ma in realtà pur essendo dispiaciuti, abbiamo preferito rimboccarci le maniche e pensare al lavoro ed al futuro del Dear Jack».

Cosa è cambiato negli ultimi due mesi nella vostra vita?
«E’ cambiato molto. Ci sentiamo più cresciuti, stiamo provando una nuova esperienza musicale. Con l’arrivo di Leiner, naturalmente, pur non rinnegando nulla di quanto fatto finora, stiamo riscoprendo nuove sonorità. Ci sentiamo carichi al punto giusto per ritornare a calcare un palcoscenico. E’ questione solo di tempo».

Quanto tempo?
«Sicuramente nel 2016, ci piacerebbe far nascere un nuovo disco, ma anche se per ora non c’è nulla di concreto, non ci dispiacerebbe anche il Festival di Sanremo. Ma forse per Sanremo è ancora troppo presto».

L’arrivo di Leiner cosa ha cambiato in concreto nella vostra musica?
«Ha sicuramente aggiunto delle influenze R&N B, ma senza perdere l’identità dei Dear Jack. Il modo in cui si è approcciato a noi Leiner ci ha dato un ulteriore carica emotiva. E’ una bella sfida che stiamo conducendo con uno spirito molto costruttivo».

Ma cosa vi manca maggiormente: il palco, i tour, le fan?
«Sicuramente il palcoscenico e le fan ci mancano molto. Ma sentiamo costantemente anche attraverso i social l’affetto di tutte le nostre fan che non ci hanno mai abbandonato, anzi hanno compreso il momento particolare della nostra vita musicale e ci sono state molto più vicine di prima».

Sarà sicuramente emozionante suonare per la prima volta nella nuova formazione in un live. Il 16 marzo infatti sarete all’Alcatraz di Milano
«E’ una location stupenda. Un posto molto suggestivo. Un appuntamento che aspettiamo con ansia preparandoci nel modo migliore e per trasferire le nostre emozioni ai fan e a chi ci verrà ad ascoltare».

Kekko dei Modà in una recente intervista ha raccontato di esservi stato vicino dopo la separazione da Alessio e che vi ha esortati a non mollare
«Kekko è un amico. Lo abbiamo incontrato più di una volta. Ci è stato vicino e benchè la sua musica sia diversa dalla nostra, ci piace molto. E siamo felici che ci abbia presi sotto la sua ala protettrice»

Nella recente collaborazione con Gigi D’Alessio si è notato un certo affetto da parte vostra verso la città di Napoli
«Si, è infatti in uscita il disco di Gigi in cui ci ha fatto partecipare ad un brano in cui abbiamo dovuto dare il meglio di noi nel cantare in napoletano. E’ stata un’esperienza bellissima e che abbiamo voluto con grande gioia, soprattutto per dimostrare l’affetto che ci lega con la città di Napoli e la nostra vicinanza con questo luogo unico al mondo. Ogni volta che siamo stati a Napoli ed in Campania abbiamo sentito un grandissimo calore, che abbiamo voluto ricambiare con tutto il nostro affetto». - (PRIMAPRESS)