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Skypiamo o facciamo un meeting al telefono? Ovvero: gli anglicismi nella vita quotidiana

  • di RED COM
  • in Cultura
(PRIMAPRESS) - MILANO - Babbel,l’app per imparare facilmente le lingue, sa che il mix di idiomi può capitare. La commistione delle lingue non avviene solo tramite l'incontro fisico di persone di diversi Paesi, ma anche e soprattutto tramite la globalizzazione delle tecnologie, delle mode e della comunicazione. Una conferma che arriva direttamente dal managment di Babbel. “Con colleghi provenienti da 28 nazioni e l'inglese come lingua comune molto spesso ci troviamo di fronte a una lingua che con quella originale ha poco da spartire. E questo nuovo uso della lingua inglese si rispecchia anche nelle rispettive lingue madri, che assorbono questi neologismi e li riadattano secondo le proprie esigenze” – afferma Elisa Menozzi, Country Manager Italia di Babbel. Ma è soprattutto nel nostro Paese che diversi termini, inclusi dalla lingua italiana fra le proprie espressioni, vengono spesso spudoratamente ignorati al posto degli alter ego inglesi. E questo fenomeno, in atto da anni, è in costante crescita. Una ricerca ha documentato che dal 2012 al 2013 l'uso di parole inglesi nella lingua aziendale in Italia è aumentato del 440%[1]. Sorge spontaneo chiedersi quale sia il risultato. E se questa forma di esprimersi sia chiara a tutti. Una frase come “Dobbiamo briffare i nostri partner sui nuovi competitor” potrebbe essere accolta da sguardi vuoti. Ma come vediamo dalle percentuali il trend (appunto…) non si può fermare. Meglio quindi affrontare il problema alla radice imparando i termini dell'inglese per il lavoro. Per dirla con Armando, un utente settantenne di Babbel: “Già ai miei tempi sapere le lingue era importante (…). Oggi è sicuramente d'obbligo.” Ma che dire del linguaggio di ogni giorno? Non è un caso se anche qui gli  anglicismi spopolino. L'America influenza gli italiani già da quando, nei primi anni Ottanta, i paninari si riunivano nei primi fast food e parlavano una lingua tutta loro, condita di boy, hello, very original, ma anche di sfinzia, panozzo e di cuccare. Oggi gli anglicismi provengono dal mondo dei social media e della tecnica e allora troviamo i follower che chattano, skypano, fanno un hang out e leggono blog post. E che dire allora degli yuppie? Qual era il loro vocabolario? Vediamo con Babbel come questi termini sono cambiati nel tempo e con le mode attraverso il quadrato semiotico Parli l’anglo-Italiano, uno strumento analitico, ma divertente. [1]               Fonte Dati: ricerca Agostini Associati 2014.           - (PRIMAPRESS)