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Stato-mafia: oggi l'interrogatorio del Presidente Napolitano

(PRIMAPRESS) - ROMA - Varcherà le porte del Quirinale per raccogliere la testimonianza del presidente Giorgio Napolitano stamani il processo più discusso d'Italia, quello sulla presunta "trattativa" tra Stato e mafia nel biennio '92-'94, che a Palermo mira a dare un nome e un volto ai responsabili di uno dei periodi più neri della storia della Repubblica italiana. L'udienza alle 10, a porte chiuse; una quarantina i partecipanti fra corte, avvocati e cancellieri.Il capo dello Stato riceverà tra i saloni del Colle la Corte d'Assise di Palermo, presieduta dal giudice Alfredo Montalto, i pm e i legali degli imputati (Totò Riina, Leoluca Bagarella, Antonino Cinà, Giovanni Brusca, Nicola Mancino, Marcello Dell'Utri, Mario Mori, Antonio Subranni, Giuseppe De Donno e Massimo Ciancimino), per riferire loro di quanto sia a conoscenza, non solo relativamente alla lettera del luglio 2012 del giurista Loris D'Ambrosio (morto un mese dopo stroncato da un infarto), in cui il consigliere giuridico del Quirinale confessava di temere di essere stato "strumento di indicibili accordi"; ma anche di eventi relativi alla caldissima estate del 1993. Se, in pieno clima stragista, egli sia stato a conoscenza, e dunque sottoposto a maggior tutela, di un possibile specifico progetto d'attentato di tipo mafioso nei suoi confronti.
- (PRIMAPRESS)