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Grignaschi (BCC): senza etica l'economia ristagna

(PRIMAPRESS) - FOLIGNO – Fermare la finanza speculativa e guardare a quella etica per una crescita sostenibile del Paese. Questa è la sintesi della XXIII conferenza della Federazione delle banche di credito cooperativo di Lazio Umbria e Sardegna che in questa edizione hanno esplorato il rapporto tra etica ed economia. «L’Italia può ripartire solo se applica obiettivi etici ai modelli d’impresa che è la mission chiave delle banche locali con profonda conoscenza del territorio. Solo così si potrà ragionare in termini moderni di ritorno alla competitività del sistema produttivo, chiamato oggi a valorizzare non solo la quantità della linea produttiva ma la qualità dell’intera filiera». Così ha sottolineato il Dg della Federazione BCC Lazio Umbria Sardegna, Paolo Grignaschi a margine dei lavori della conferenza svoltasi oggi a Foligno all’Auditorium San Domenico. L’appuntamento annuale, promosso da Nemetria e sostenuto da Federlus, è stato l’occasione per offrire un momento di sintesi sugli scenari con i quali è chiamata a misurarsi l’Italia in un momento delicato e in un contesto di globalizzazione. Fra le linee tracciate nel corso della conferenza si è posto l’accento sul comparto dei manufatti e del valore del made in Italy come standard di qualità riconosciuta nel mondo. Nell’ambito del focus il Direttore Generale di Banca d’Italia, Salvatore Rossi si è soffermato particolarmente sull’importanza dei principi etici: «L’etica – ha detto – è un contributo che ciascuno deve a tutti. E che per definizione, quindi è una dimensione collettiva, un bene comune». La chiave prettamente economica del comparto manifatturiero è stata offerta dal Presidente di Monte Paschi Siena, Alessandro Profumo: «L’Italia – ha rimarcato - ha la quarta produzione manifatturiera procapite al mondo, ma con una struttura produttiva, troppo dipendente dal debito bancario». Al tavolo dei relatori hanno preso parte anche Giovanni Sabatini (Direttore ABI), Angelo Maria Petroni (Segretario Generale Aspen Institute), Giuseppe Gallazzi (Presidente e Amministratore Delegato SRI Group), Alberto Bombassei (Presidente Brembo Spa), Alessandro Gilotti(Presidente e Amm. Delegato Kuwait Petroleum Italia SpA)e il Presidente del Censis e Nemetria, Giuseppe De Rita che nelle sue conclusioni ha sottolineato l’obbligo di muoversi su binari di un’etica collettiva senza la quale non può esservci sviluppo. - (PRIMAPRESS)