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Andria (Bt), bracciante agricolo faceva parte di una banda che rapinava tir. I carabinieri gli sequestrano beni

(PRIMAPRESS) - ANDRIA - Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Andria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sequestro preventivo beni per la successiva confisca pari ad un milione e mezzo di euro nei confronti di Agresti Antonio, pluripregiudicato 43enne del luogo, già detenuto nel carcere di Trani. L’uomo, ufficialmente bracciante agricolo, è risultato parte di una banda dedita a gravi rapine con sequestro di persona ai danni di autotrasportatori, disarticolata da indagini svolte parallelamente dalla Squadra Mobile della Questura di Bari. L’attività di Polizia e Carabinieri è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari che ha richiesto ed ottenuto la misura patrimoniale dal GIP di Bari.
Il provvedimento di sequestro beni eseguito dai carabinieri ha riguardato:
-        una villa di lusso su due piani, sita in Andria, via Lagnone Santa Croce, comprensiva di un ascensore, una vasca idromassaggio, arredi, apparati tecnologici (televisori, frigoriferi, lavatrici, impianti stereo, computer, impianti di condizionamento, impianto di videosorveglianza) e tutti i beni di valore contenuti nello stesso immobile (denaro, gioielli, quadri, arazzi);
-        un appartamento sito in Andria, via Forlanini;
-        tre appezzamenti di terreno siti in Andria in località Lama di Corvo e Sperlongano;
-        due autovetture;
-        due motocicli (un Piaggio Scarabeo ed una Aprilia Atlantic);
-        una impresa agricola individuale;
-        otto conti correnti/depositi bancari intestati all’Agresti ed ai propri familiari.
Gli accertamenti patrimoniali sono stati eseguiti utilizzando la normativa antimafia, oggi applicabile a tutta una serie di gravi reati, che consente il sequestro dei beni a coloro che, accusati di gravi reati, abbiano un tenore di vita e un patrimonio assolutamente sproporzionati rispetto al reddito dichiarato. E, senz’altro, i 1.380 euro al mese, comprensivi di contributo di disoccupazione dell’INPS e assegni familiari del comune di Andria, dichiarati dall’AGRESTI, sono apparsi sinceramente pochi per giustificare un patrimonio di un milione e mezzo di euro, ragione per cui il GIP ha ritenuto di accogliere pienamente le richieste della D.D.A. del capoluogo Barese.
  Il predetto provvedimento di sequestro eseguito nella città federiciana è l’ottavo, in ordine di tempo, eseguito dai Carabinieri di Andria con l’applicazione sia delle norme previste dal c.d. “Codice Antimafia”: -      i fratelli Lapenna Emanuele e Giuseppe, Sorvegliati Speciali, a cui il 12 novembre 2013 ed il 6 ottobre 2014, sono stati confiscati, in 2° grado di giudizio, una masseria ed una villa di lusso complete di arredi, impianti tecnologici, piscina e suppellettili di pregio, tre appartamenti, due terreni, un fabbricato rurale, nonché quattro autovetture e due motocicli; -      la famiglia Pilato, a cui il 5 luglio 2012 sono stati confiscati definitivamente una villa di lusso, 8 autoveicoli, 2 motociclette, due appezzamento di terreno siti in “area a vocazione turistica” ed “in area edificabile”, un’agenzia immobiliare, un complesso edilizio in fase di realizzazione costituito da 20 appartamenti completi di box auto e cantina; -      Sgaramella Riccardo, Sorvegliato Speciale, a cui il 28 gennaio 2014 sono stati confiscati, in 1° grado di giudizio, una masseria con annesso maneggio, un agriturismo, due appartamenti, una casa rurale, quattro terreni agricoli, due ditte individuali, due posti auto, due autovetture, sei conti correnti e tre depositi al risparmio; -      un prestanome del predetto Sgaramella, a cui il 22 gennaio 2014 sono stati confiscati, in 2° grado di giudizio, due Stazioni di Servizio per la distribuzione di carburante con annesse attività di Bar-tabacchi-gelateria, un ristorante-pizzeria, quattro appartamenti, una sala giochi, una autorimessa, una impresa individuale, 17 conti correnti, quote societarie nonché due auto/moto veicoli; -      Sibio Michele, Sorvegliato Speciale, a cui il 9 dicembre 2011 sono state confiscate definitivamente 10 automobili, 10 moto ed 1 autocarro. -      Melillo Emanuele, Sorvegliato speciale, a cui il 10 luglio 2014 sono stati sottoposti a sequestro preventivo un appartamento di lusso - comprensivo di arredi ed apparati tecnologici-, un posto auto, due autovetture, quattro motocicli, una attività commerciale, una quota societaria e due conti correnti bancari. - (PRIMAPRESS)