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Editoria: la Germania egemone di Feltri e Sangiuliano

(PRIMAPRESS) - ROMA –  Vittorio Feltri e Gennaro Sangiuliano tornano in libreria con un lavoro a quattro mani. Dopo Una repubblica senza patria, rilettura di pagine meno note della storia nazionale, questa volta i due giornalisti affrontano una delle questioni che sta animando negli ultimi anni il dibattito politico europeo: la supremazia vera o presunta della Germania sugli altri stati membri. Con il Quarto Reich, accompagnato dall’eloquente sottotitolo Come la Germania ha sottomesso l’Europa, Feltri e Sangiuliano esplorano le vicende che hanno scandito la seconda parte del Novecento ma soprattutto gli anni dell’introduzione dell’euro in cui gli autori rilevano la conquista di un’incontrastata egemonia continentale, una sorta di dominio sull’Europa che si sintetizza con un titolo che ne lascia intuire il contenuto crudo fuori da giri di parole. Quarto Reich, edito per i tipi della Mondadori, sarà presentato domani 21 Ottobre a Palazzo Bonadies di Roma con gli interventi degli stessi autori e di Francesco Boccia, Giorgia Meloni, Antonio Martusciello ed il direttore del Sole24Ore, Roberto Napoletano.     La storia del ruolo svolto in questo inizio secolo dalla Germania in Europa, e in particolare nell’Unione europea, è ancora tutta da raccontare, soprattutto in relazione alle vicende politiche dell’Italia, il paese che per decenni è stato suo partner amichevole ma anche temibile concorrente economico sui mercati mondiali. Di questo aspetto e delle sue molteplici implicazioni, Vittorio Feltri e Gennaro Sangiuliano raccontano dettagli, personaggi, retroscena segreti, di fronte ai quali parlare di  «Quarto Reich», non è più una banalizzazione giornalistica ma la sintesi estrema, e forse inquietante, di un contesto politico ed economico determinatosi nell’area euro. In un decennio, infatti, grazie alla moneta unica e alla gabbia istituzionale dell’Unione, la Germania è riuscita a costruire sul Vecchio Continente una condizione di predominio economico e di egemonia politica. Nelle pagine del libro si legge l’impossibilità di dissentire sulle leggi del rigore dettate dagli euroburocrati e ispirate da Berlino che avrebbe privato gli altri paesi membri di ogni reale sovranità economica concentrando tutto il potere decisionale nelle mani delle élite e delle strutture comunitarie. «Più volte i fautori dell’Unione europea - scrivono Feltri e Sangiuliano - hanno sostenuto che il processo di integrazione aveva garantito la soluzione definitiva della questione tedesca. Questa è stata la tesi degli euro-entusiasti, che in Italia sono stati a lungo una schiacciante maggioranza politica e, soprattutto, culturale. La grande crisi economica di questi anni, decisamente più grave e prolungata di quella del ’29, ha riproposto, invece, sul tavolo della storia la pericolosità tedesca, che non significa certo la minaccia di una nuova guerra europea ma certamente una ritrovata aspirazione egemonica della Germania». Nel costruire la loro tesi, Feltri e Sangiuliano documentano con una trama, fatta di lettere riservate a capi di governo, telefonate segrete alle più alte cariche di Stati sovrani, pressioni esercitate in mille modi da poteri forti che si muovono al di fuori e al di sopra delle elementari regole democratiche. “Per capire il Quarto Reich non si può prescindere dal suo cancelliere, Angela Merkel – sostengono gli autori -  figura molto meno piana di quello che si può credere e la cui biografia rivela fatti sorprendenti, alcuni ancora oscuri, a cominciare dal vero nome Angela Dorothea Kasner. Feltri e Sangiuliano ne scandagliano la vita: il misterioso trasferimento del padre, ex iscritto al partito nazista, da Amburgo all’Est sovietico, la militanza giovanile nelle organizzazioni dell’Est comunista, il tradimento di Helmut Khol, il matrimonio breve con il “signor Merkel” di cui ha mantenuto il cognome”. La sensazione, nella lettura di questo libro, è che la “ragazza venuta dall’Est”, come è stata definita spesso la signora Merkel, è di trovarsi difronte ad una biografia degna di una spy stories. - (PRIMAPRESS)