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Confindustria: segnali discordanti per il turismo

(PRIMAPRESS) - ROMA - I timidi segnali di ripresa di inizio anno avevano fatto ben sperare con una media AICA a gennaio 2014 che registrava un aumento del tasso di occupazione pari a 5,07% e un conseguente incremento del RevPAr del 10,68% rispetto allo stesso periodo del 2013.
 
I dati registrati nell’analisi cumulativa del primo semestre, pur conservando il segno positivo, si sono contraddistinti da un fenomeno altalenante tenendosi al disotto dei risultati di gennaio. Nel complesso le aspettative di inizio 2014 non si sono confermate neanche grazie alla favorevole congiuntura delle festività di primavera che quest’anno hanno visto il susseguirsi, tra aprile e maggio, della Pasqua e dei lunghi ponti.
 
L’estate è partita a giugno con un segno positivo sostenuta dal segmento upscale dove i 5 e 4 stelle registrano un incremento del RevPar rispettivamente del 7,4% e 5,4% rispetto allo scorso anno.
Ma luglio, caratterizzato da condizioni metereologiche particolarmente avverse, ha penalizzato il settore e particolarmente le strutture delle località balneari che hanno risentito sull’occupazione delle camere.
Le previsioni di agosto, mediamente stabili rispetto alle stesso periodo dell’anno scorso, sembrano essere sostenute dal turismo straniero. Soggiorneranno nelle nostre strutture turisti tedeschi, francesi ed inglesi mentre la clientela extraeuropea sarà rappresentata da USA e Russia.
 
“I risultati del primo semestre sono stressati da una serie di fattori che incidono negativamente sulla ripresa del settore – dichiara Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Stiamo investendo tanto nel settore che stenta però a recuperare terreno a causa di una crisi economica che colpisce soprattutto il turista italiano. Come se ciò non bastasse le condizioni metereologiche stanno influenzando le scelte dei turisti a prescindere dalla destinazione, penalizzando tanto le località marittime quanto quelle montane tipicamente mete per eccellenza delle vacanze estive.
Confidiamo in una ripresa e incrociamo le dita rispetto all’unico evento sul quale le politiche di marketing e la promozione turistica non possono contribuire ovvero una buona stagione caratterizzata dal sole!”. - (PRIMAPRESS)