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A Napoli il 31° Congresso Nazionale di Igiene Industriale

(PRIMAPRESS) - NAPOLI - L'evento organizzato da AIDII, Associazione Italiana degli Igienisti Industriali, con il patrocinio dell'INAIL, ha visto la partecipazione di cultori della materia di fama nazionale ed internazionale che hanno trattato temi relativi a tre argomenti principali: i costi della "non sicurezza", l'ergonomia del lavoro, il rischio da agenti chimici, fisici e biologici.
Nell'ambito della sessione di Ergonomia, il contributo di maggiore rilievo è stato portato dal Prof. Alberto Battaglia, docente della Scuola di Specializzazione in Medicina del lavoro dell’Università di Pavia e  Medico Coordinatore Nazionale dei Servizi Sanitari di Alenia Aermacchi S.P.A.
Proprio  presso i siti produttivi dell’Azienda aeronautica il medico ha messo a punto un nuovo tipo di approccio per lo studio ergonomico del rischio derivante da movimento ripetuto degli arti superiori.
Questo rischio, molto attuale per il notevole numero di malattie professionali indotte può essere presente nei soggetti che, a causa della loro mansione, eseguono ripetutamente lo stesso movimento.
In alcune fasi della produzione aeronautica sono presenti attività che contemplano ripetizioni sequenziali di azioni, tra queste tipico è l'assemblaggio strutturale, una sorta di messa assieme delle varie parti che costruiscono il velivolo.
La produzione di aerei è caratterizzata da alcuni aspetti non abituali nelle attività industriali. Si tratta prevalentemente, ma non esclusivamente, della notevole lunghezza del ciclo produttivo e del grande numero di lavoratori addetti. A causa di questo il lavoratore non ripete la stessa precisa azione lavorativa se non a distanza di mesi, ma nonostante ciò, azioni tra loro simili possono essere anche molto frequenti e costituire lavoro ripetitivo, seppur con una distribuzione nel tempo costantemente variabile.
La sicurezza del volo impone, inoltre, standard produttivi di elevatissima qualità che è l’elemento che caratterizza questo settore della produzione industriale.
Lo studio ha permesso la creazione di una sorta di “banca dati” del costo ergonomico di ogni singolo compito lavorativo che ha reso possibile una valutazione estesa all’assemblaggio di tutto il velivolo e non più basata su rilievi parziali. I dati rilevati hanno evidenziato un buon contenimento del rischio.
Questa innovazione non mancherà di trovare applicabilità ad altri settori industriali caratterizzati da cicli produttivi complessi. - (PRIMAPRESS)