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La fecondazione eterologia in Italia e nel Mondo

(PRIMAPRESS) - ROMA - L’ovodonazione è la tecnica di fecondazione eterologa adottata per la prima volta negli USA nel 1983, ed è attualmente regolamentata dall’FDA (Food and Drug Administration). Esistono comunque molte differenze tra stato e stato.
In California per esempio è consentito anche l’utero in affitto, ma in generale in tutti gli stati americani è consentita sia la fecondazione omologa che eterologa.
Nello scenario Italiano sta comparendo solo ora, e non a caso i dati raccolti dalla Società Europea di Riproduzione Assistita (Eshre) rivelano che le coppie italiane hanno il primato europeo (il 31%) per i viaggi ai centri esteri di procreazione assistita. Fecondazione Eterologa: l’Italia e il resto del mondo In Europa l’ovodonazione è regolamentata dalle leggi sulla fecondazione assistita, che in alcuni casi la proibiscono del tutto come nel caso della Lituania, della Turchia e fino a qualche mese fa, prima che fosse rivalutata la legge 40, anche dell’Italia. In Germania per esempio è consentito soltanto l’“egg sharing” (condivisione di ovociti), mentre in Danimarca c’è il l’obbligo dell’anonimato delle donatrici . Questo e molti altri fattori non hanno fatto che favorire il così detto turismo riproduttivo. L’Osservatorio sul turismo procreativo ha stimato che sono state oltre 2700 le coppie italiane che si sono recate all’estero per poter ricorrere alla fecondazione eterologa, per un totale di 4 mila coppie italiane protagoniste del turismo procreativo.
immagine 4 dati turismo procreativo. A. Diumi nel suo libro “Divieti e limiti della fecondazione eterologa in Europa” sostiene che in Europa non esiste una legislazione uniforme fra gli Stati che regolamenta le tecniche di procreazione medicalmente assistita. Francia, Spagna, e Portogallo sono un esempio di un modello liberale in cui è ammessa ogni forma di fecondazione sia omologa che eterologa. Addirittura in Spagna la prima legge che regola la materia è del 1987. A seguire la Grecia, la Gran Bretagna , la Danimarca, Olanda, Belgio, Svezia. Ucraina e Russia offrono dei costi più bassi in relazione però a minori garanzie. Mentre la Repubblica di Cipro ha la legislazione più liberale nei confronti dell’ovodonazione. Questa viene concessa sia alle donne single, senza limiti di età.
Austria, Germania e Svizzera sono a favore di un tipo di procreazione che risulti il più possibile naturale. Quello che accomuna invece Italia, Ucraina e Turchia è che riguardo a determinati argomenti quali la fecondazione hanno da sempre adottato un modello molto più restrittivo e repressivo.
In definitiva Inghilterra, Olanda, Belgio, Spagna, Francia hanno una legislazione che supporta maggiormente il diritto di maternità e di procreazione.
In Spagna la fecondazione eterologa e omologa è consentita alle coppie sposate e conviventi, mentre in Inghilterra è consentito anche alle donne single e con la legge del 1990 è ammesso anche l’utero in affitto.
In Italia la situazione seppur si stia evolvendo, resta ancora molto confusa. Percentuali di successo Nell’ultimo congresso sulla sterilità di coppia organizzato a Stoccolma dalla Società europea di riproduzione umana ed embriologa Eshre (www.eshre.com) si è parlato dell’importanza di dover definire dei parametri standard per calcolare le percentuali reali in tutti i centri di sterilità del mondo.
I dati più esaustivi e attendibili al momento che rilevano le percentuali reali dei successi di gravidanza a seguito dei trattamenti di fecondazione assistita sono forniti da Human Reproduction Oxford Journals, una delle più accreditate riviste scientifiche ed hanno la massima certificazione di garanzia. Le percentuali fanno riferimento ad una casistica moto ampia di 34.000 donne sottoposte in particolare al trattamento ICSI. Superati i 30 anni per la donna diminuiscono ogni anno le probabilità di restare incinta dell’11% e diminuiscono anche le possibilità di portarla a termine del 13%. fonte: comitato scientifico Alma Res centro ICSI - (PRIMAPRESS)