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Dipendenza da I-phone: hotel dei vip offre consulenza a celebrity

(PRIMAPRESS) - FORTE DEI MARMI, Lucca - E’ stato premiato solo poche settimane fa come uno dei migliori alberghi del mondo dal gruppo Condé Nast (http://www.johansens.com/news/2013-awards-for-excellence-winners) e ora l’hotel Byron di Forte dei Marmi, meta prescelta, tra i tanti vip che lo frequentano, da Naomi Campbell, Vladimir Doronin, Daniel Craig, Flavio Briatore, Eros Ramazzotti e Donatella Versace, fa di nuovo notizia per l’idea di offrire ai propri ospiti vip uno speciale e unico servizio. La proprietà mette infatti a disposizione dei clienti uno psicologo multilingue (il professor Ezio Benelli, a capo della Scuola di Psicoterapia “Erich Fromm” di Prato: http://www.ifefromm.it/) che, all’occorrenza, “cura” gli ospiti dalla dipendenza da i-Phone, smartphone e tablet, ovviamente per chi ritiene di doverne fare uso.
 
E che quella dai telefonini sia una dipendenza psicologica lo affermano, ormai senza ombra di dubbio, le principali università americane: secondo uno studio di quella di Stanford, il 75% degli interpellati dorme con l’i-Phone vicino al letto, l’85% lo controlla costantemente e il 94% confessa di avere un certo livello di dipendenza dal proprio smartphone (http://articles.washingtonpost.com/2012-10-22/national/35498863_1_iphone-addiction-disorder-mental-disorders). Inoltre, secondo autorevoli studi, il 93% dei top manager lavora anche nei periodi di vacanza, soprattutto in momenti di crisi come quello attuale, incrementando di conseguenza anche l’uso del cellulare. “Proprio sulla base di questi dati - spiega l’imprenditore toscano Salvatore Madonna, CEO della catena alberghiera di lusso Soft Living Places cui il Byron appartiene - abbiamo deciso di offrire alla nostra clientela molto raffinata questo servizio, ovviamente gratuito e facoltativo”.
 
E il problema pare non essere circoscritto ai comuni mortali, manager o meno che siano… Pare infatti che tra le celebrità di Hollywood sia esplosa una vera e propria mania da i-Phone/smartphone che, pur essendo ben lungi dalle tragiche dipendenze da droga che hanno afflitto molte star del cinema nel passato, tuttavia non risulta meno estesa nelle proporzioni. Molte celebrità hollywoodiane sembrano infatti essere perennemente attaccate al loro telefono e non importa quali siano le occasioni: cene di gala, red carpet, eventi mondani... basta non separarsi mai dall’amato i-Phone. Tra gli addicted incalliti primeggiano Paris e Nicky Hilton, Kim Kardashian, Geri Halliwell, Jennifer Lopez, P. Diddy, Hugh Grant, Jessica Alba, Mariah Carey, Justin Timberlake e Channing Tatum. Insomma, un piccolo esercito di maniaci della connessione che, tra un brindisi e un premio, non rinunciano a “smanettare” per nulla al mondo (http://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-2113334/Kim-Kardashian-Elizabeth-Hurley-The-celebrity-text-addicts-just-help-seduced-tantalising-messages-mobiles.html). Alcuni, poi, come Kate Moss, Lady Gaga, Lindsay Lohan, Ashton Kutcher, Blake Lively e Justin Bieber senza telefono proprio non possono vivere al punto da venire punzecchiati malignamente dalla stampa per la loro pazzia da i-Phone (http://entretenimiento.terra.com/chismes/los-famosos-adictos-al-telefono,8afa490cdf543310VgnVCM4000009bf154d0RCRD.html).
 
La scelta della proprietà dell’hotel Byron incontra il gradimento del Prof. Domenico De Masi, docente di Sociologia del Lavoro presso l’Università “La Sapienza” di Roma. “Ormai l’i-Phone – dichiara il sociologo - è una protesi e non potremmo mai farne a meno. La consulenza è una idea originale, ma dubito che in periodi come questi si possa rinunciare a questo nostro ‘arto’ digitale. Soprattutto in tempi di crisi e in momenti in cui si deve essere sempre raggiungibili”. - (PRIMAPRESS)