Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

A marzo 2017 le prime mosse per la Brexit con il controllo dei flussi migratori senza la UE

  • di Maria Chiara Scanu
  • in Qui Londra
(PRIMAPRESS) - LONDRA - Il viaggio della Gran Bretagna verso Brexit, dunque, comincerà entro la fine del marzo 2017. L'annuncio dato nei giorni scorsi dal primo ministro Theresa May, rende più chiara l’azione di governo della Gran Bretagna dopo il referendum con cui, nel giugno scorso, il Regno Unito ha deciso 52 a 48 per cento di lasciare l'Unione Europea. Ora è certo che il governo britannico invocherà l'articolo 50 del trattato europeo che regola la secessione di uno Stato membro.
Da quel momento, è previsto che il negoziato fra lo Stato che vuole uscire dalla Ue e Bruxelles duri non più di due anni, sebbene il periodo possa essere prorogabile se entrambe le parti sono d'accordo. Ciò significa che verosimilmente la Gran Bretagna completerà la secessione dall'Europa, e l'Europa dei 28 diventerà l'Europa dei 27, intorno al marzo 2019, fra due anni e mezzo.
Nel suo intervento al congresso dei Tories, la premier si è impegnata a raggiungere un accordo con la Ue che faccia della Gran Bretagna "una nazione indipendente e sovrana", una Gran Bretagna "veramente globale"; ha ripetuto che "Brexit significa Brexit", criticando coloro che "non hanno ancora accettato il risultato del referendum”. Le condizioni del futuro accordo fra Gran Bretagna e Ue, dovranno contenere il raggiungimento di un "giusto accordo" che prevede tra tutti anche il controllo dei flussi migratori da parte della stessa Inghilterra senza l’interferenza della Ue. - (PRIMAPRESS)