Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

Whirlpool Napoli: consegnate le prime lettere di licenziamento

Una delle lettere di licenziamento recapitate ai lavoratori Whirlpool di Napoli questa mattina
Una delle lettere di licenziamento recapitate ai lavoratori Whirlpool di Napoli questa mattina
(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Sono state consegnate questa mattina da un ufficiale giudiziario le prime lettere di licenziamento ai lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli. In qualche giorno saranno recapitate a tutti e 320 gli addetti rimasti in carico al sito di via Argine. Nel testo della lettera la multinazionale precisa che i lavoratori hanno ancora tempo fine mese di novembre per aderire agli incentivi di circa 85 mila euro per l’uscita volontaria, oppure in alternativa possono richiedere il trasferimento nello stabilimento di Cassinette in provincia di Varese. Sui licenziamenti si attende ormai da otto giorni la sentenza del giudice del Tribunale di Napoli sul ricorso presentato dai sindacati sulla procedura avviata da Whirlpool lo scorso mese di luglio. «Con la presente - si legge in una delle lettere inviate ai lavoratori  - Le comunichiamo il recesso della nostra società dal rapporto di lavoro con lei intercorrente con effetto immediato al ricevimento della presente, esonerandola dal prestare attività lavorativa durante il periodo di preavviso contrattualmente a lei spettante». Scoppia l'ira die sindacati. «L'invio delle lettere di licenziamento da parte di Whirlpool è l'ennesimo atto di chiusura al dialogo e alla ricerca di una soluzione condivisa da parte della multinazionale, diversamente da quanto più volte dichiarato ai tavoli di confronto. Su questo tema confidiamo nel giudizio del Tribunale che possa riconoscere le nostre ragioni e dare respiro ai lavoratori di Napoli». Lo affermano, Crescenzo Auriemma e Antonio Accurso, rispettivamente segretario generale e segretario generale aggiunto della Uilm Campania. «A questo punto - aggiungono Auriemma e Accurso - il Governo deve garantire una soluzione all'altezza degli impegni presi da Giorgetti, Orlando e Draghi, in diversi momenti della vertenza, e non mortificare i 28 mesi di lotta in cui 3 esecutivi non hanno prodotto ancora niente di concreto, in grado di mettere in sicurezza dei lavoratori, indicati da tutti come simbolo di civiltà e resistenza e su cui tutte le forze politiche e istituzionali hanno garantito e chiesto una soluzione di livello importante. Non c'è più tempo da perdere». Per Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile elettrodomestico e Rosario Rappa, segretario generale Fiom-Cgil Napoli, «la tracotanza di Whirlpool non ha limiti. La multinazionale, contravvenendo agli impegni presi, ha inviato oggi pomeriggio le prime lettere di licenziamento alle lavoratrici e ai lavoratori dello stabilimento partenopeo di via Argine». «Questo ennesimo atto di arroganza - dicono i due sindacalisti - arriva proprio mentre aspettiamo la sentenza del Tribunale di Napoli che dovrà decidere sul ricorso presentato da Fim Fiom Uilm sulla condotta antisindacale della multinazionale americana. A dimostrazione del fatto che Whirlpool, oltre a fare carta straccia degli accordi sindacali siglati con il Governo, non rispetta neanche la magistratura italiana. A giorni il Governo dovrà convocarci con i Ministri al Lavoro e dello Sviluppo economico che dovranno assumersi la responsabilità di costruire un percorso per dare continuità occupazionale alle lavoratrici e ai lavoratori di Napoli. Un percorso che scongiuri i licenziamenti, che per noi sono inaccettabili. La lotta proseguirà fino a quando lo stabilimento di via Argine non riprenderà a produrre. Non abbandoneremo mai le lavoratrici e i lavoratori».

«Le lettere non ci intimidiscono e non ci fanno indietreggiare» è quanto afferma Giovanni Sgambati, segretario generale della UIL Campania,. «L’ostracismo nei confronti di Napoli, dei sindacati e dei lavoratori è davvero inaudito, sottolinea Sgambati, ma noi continueremo ad insistere col Governo affinché trovi una soluzione straordinaria per dare continuità ai lavoratori, anche perché non possiamo affidarci alla sentenza del tribunale di Napoli e nella tanto auspicata accettazione del ricorso per condotta antisindacale». «Di fronte all’emergenza di una vertenza come Whirlpool ci aspettiamo un governo fermo nelle decisioni e capace di rispettare gli impegni presi coi sindacati e soprattutto coi lavoratori».

«La misura è colma - sottolinea il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci -  la multinazionale Whirlpool, con un tavolo di crisi del governo ancora in atto, con il coinvolgimento della Regione Campania e del Comune di Napoli, e attesa del pronunciamento del Tribunale di Napoli, avvia i licenziamenti dei lavoratori, dimostrando arroganza e mancanza di rispetto. Ora i ministri della repubblica ci mettano la faccia, altrimenti in questo Paese ogni gruppo industriale sarà legittimato ad andare via quando vuole, disconoscendo accordi e ruoli istituzionali. Va combattuto l'atteggiamento antisindacale della Whirlpool e garantita la continuità dell'occupazione ai 320 lavoratori di via Argine».


- (PRIMAPRESS)