Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

Lavoro (Istat): torna a crescere i numero degli occupati ma sale anche la disoccupazione

Lavoro (Istat): torna a crescere i numero degli occupati ma sale anche la disoccupazione
(PRIMAPRESS) - ROMA - Torna a crescere in Italia il numero di occupati. A dirlo è l’Istat  che registra  un aumento di 85 mila unità rispetto al mese precedente e dopo la flessione dei mesi scorsi anche per effetto del lockdown. Di pari passo sale anche il tasso di disoccupazione, dal 9,3% al 9,7% in un mese. I due dati sembrerebbero essere contrastanti ma gli analisti spiegano che l’effetto è dovuto all’aumento delle persone che dalla posizione di “inattivi” sono passati alla ricerca di un lavoro rimettendosi sul mercato quindi facendo lievitare la domanda di occupazione. Infatti, il tasso di inattività diminuisce, attestandosi al 35,8% (‑0,6 punti). Ancora alto il tasso di disoccupazione tra i giovani, al 31,1% contro il 29,6% del mese precedente, raggiungendo il livello più alto dal 31,5% di febbraio 2019.
Su base mensile, l'Istat conta, dunque, 85 mila occupati in più (+0,4%), in particolare tra le donne e i dipendenti; restano stabili gli occupati uomini, mentre diminuiscono gli indipendenti.
Il tasso di occupazione sale al 57,8% (+0,2 punti percentuali). Il tasso di inattività diminuisce, attestandosi al 35,8% (‑0,6 punti).
Da febbraio il livello dell’occupazione è sceso di quasi 500 mila unità e le persone in cerca di lavoro sono cresciute di circa 50 mila, a fronte di un aumento degli inattivi di quasi 400 mila.
In quattro mesi, il tasso di occupazione perde oltre un punto, mentre quello di disoccupazione, col dato di luglio, torna sopra ai livelli di febbraio.
In particolare, a luglio il numero degli occupati si è attestato a quota 22,811 milioni, contro i 23,283 milioni di febbraio. Il saldo negativo è dunque pari a 472.000 unità.
Le ripetute flessioni congiunturali registrate a partire da marzo 2020 hanno contribuito a una rilevante contrazione dell’occupazione rispetto al mese di luglio 2019 (-2,4% pari a -556.000 unità), che ha coinvolto uomini e donne di qualsiasi età, così come dipendenti (-317.000) e autonomi (-239.000); unica eccezione sono gli over 50 con un incremento di occupati (+153.000) che, tuttavia, è dovuto esclusivamente alla componente demografica.  - (PRIMAPRESS)