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Turismo: indagine Enit sull’ incoming della prossima stagione 2023. Mare, città d’arte e natura ancora tra le priorità

  • di RED-ROM
  • in Economia
Turismo: indagine Enit sull’ incoming della prossima stagione 2023. Mare, città d’arte e natura ancora tra le priorità
(PRIMAPRESS) - MILANO - Presentata in apertura della Borsa del Turismo a Milano Fiera un'indagine Enit su un campione di 5.004 viaggiatori intervistati che rivela il livello di stima che i visitatori hanno per l’Italia anticipando flussi e tendenze 2023. La ricerca riguarda ben 12 Stati e 500 turisti potenziali per Paese coinvolto: Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e USA (NY e Miami).  La Penisola sembra non bastare mai: almeno il 20% di chi è stato in Italia negli ultimi 5 anni afferma di esserci stato almeno tre volte. In Austria e in Svizzera questa quota sale oltre il 30% mentre gli svedesi sono indietro per interesse tra i viaggiatori verso le destinazioni italiane, anche in termini di frequenza di visite. Ad incidere soprattutto il fattore lontananza. Lo stile italiano è l’aspetto rimasto maggiormente impresso nei ricordi degli intervistati (43,4% dei casi), a seguire le bellezze naturalistiche e il patrimonio culturale (rispettivamente 38,9% e 32,8%).
Il picco di turisti - secondo quanto dichiarato dal Ceo di Enit, Ivana Jelinic -  dovrebbe coincidere con la stagione estiva, che dovrebbe ospitare circa la metà del flusso complessivo”.
Le destinazioni più scelte di continuano ad essere di gran lunga le località di mare (36,8%) e le città d’arte (31,7%); in particolare, Il 61,5% degli austriaci ha affermato di essere stato in una località balneare, dato che scende (46,8%) per svizzeri e per i tedeschi (41,8%). Sulle città d’arte invece, il dato più elevato appartiene agli spagnoli, il 73% dei quali ha scelto di visitare una città d’arte, così come i francesi (57,4%) e gli statunitensi (44,4%)” spiega Sandro Pappalardo consigliere cda Enit. Il 35% circa di chi ha viaggiato in Italia ha speso fra 500 e 1500 euro. Dallo studio Enit si nota una tendenza degli statunitensi a spendere molto più di ogni altro. Chi spende meno invece, proviene da Francia e Austria. 
“Stiamo puntando ad azioni specifiche di marketing che tengano conto del fatto che la stagione in cui l’Italia ha raccolto il maggior numero di visitatori è quella estiva, selezionata dal 68,7% dei partecipanti alla ricerca, così come occorre tener presente le differenze tra popolazioni: ad esempio gli austriaci tendono a visitare l’Italia più della media complessiva in estate” dichiara Maria Elena Rossi direttore marketing Enit.  Nel 2022 il patrimonio naturalistico è la prima motivazione di vacanza, prendendo il posto del classico binomio Italia-arte, che “scende” in seconda posizione: il 18,1% degli italiani e il 22,4% degli stranieri si muovono per trascorrere una vacanza a contatto con la natura. “L’arte, la cultura e la storia d’Italia, comunque, rimangono un caposaldo della destinazione Italia, nel 2022 è tornata forte la voglia di scoprire musei e monumenti, di partecipare a concerti ed eventi locali. Il turismo “post pandemico lascia più spazio alle piccole eccellenze del territorio, con gite ed escursioni alla scoperta di borghi e aree interne del Paese: un passo importante nell’obiettivo dell’ampliamento della stagione turistica destagionalizzazione e decongestione dei flussi” spiega Roberto di Vincenzo, presidente Isnart.  Nell'indagine che continua a confermare il grande appeal dell'Italia come destinazione, manca, tuttavia, un dato relativo alla percezione sull'accoglienza delle strutture ricettive e sul rapporto qualità-prezzo che caratterizzerà la grande sfida dei prossimi anni.

- (PRIMAPRESS)