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Bologna: è boom per “la campagna è un luogo (in) comune”

  • di RED COM
  • in Economia
(PRIMAPRESS) - BOLOGNA - Dopo le piazze di Napoli, Bari, Palermo e Cagliari, “La campagna è un luogo (in) comune” ha riscosso grande interesse anche in piazza Nettuno a Bologna nel weekend appena trascorso. Promossa dalla Rete Rurale Nazionale per informare i cittadini sulle opportunità e sui benefici delle politiche di sviluppo rurale, l’iniziativa è una campagna di comunicazione non convenzionale che, dai "selfie agricoli" ai giochi "rurali" per bambini, dai gadget alla possibilità di diventare "testimonial" dello sviluppo rurale sui social network, porta l'agricoltura moderna in piazza all'insegna dell’informazione e dell’intrattenimento.
Durante le due giornate bolognesi, il punto informativo della Rete Rurale Nazionale ha soddisfatto le curiosità dei tanti passanti, focalizzando l’attenzione di tutte le generazioni sul mondo dell’agricoltura e sulle opportunità ed i benefici delle politiche di sviluppo rurale, in particolare, fornendo informazioni, dettagli e chiarimenti sui nuovi Programmi di Sviluppo Rurale regionali (PSR) che da qui al 2020 saranno forieri di occasioni per aziende agricole e cittadini, con fondi che ammontano a 20,8 miliardi di euro.
Le aziende agricole moderne del resto non solo garantiscono l'approvvigionamento alimentare sulle nostre tavole, ma grazie al sostegno dei PSR regionali sono sempre più indirizzate verso la tutela dell'ambiente e del territorio, producono energie rinnovabili, offrono servizi come agriturismi e fattorie didattiche e in generale costituiscono un volano fondamentale attorno al quale  si  costruisce il futuro delle aree rurali. Per spiegare meglio ai cittadini tutto questo, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali con il supporto della Rete Rurale Nazionale ha deciso di scendere in piazza in 10 città italiane con "La campagna è un luogo in comune", un’iniziativa informativa rivolta a bambini, famiglie, giovani (grande è l'attenzione rivolta al ricambio generazionale in agricoltura) e in generale a quella fetta sempre più ampia di cittadini che, come ormai assodato, sta riscoprendo i valori dei mestieri legati alla terra.
Sostegno al ricambio generazionale, tutela dell'ambiente e diversificazione delle attività: questi i tre capisaldi dello sviluppo rurale che, in Emilia Romagna, al 31 dicembre 2013 (ultimi dati disponibili dalle Relazioni Annuali di Esecuzione) ha visto 1617 giovani agricoltori sotto i 40 anni beneficiare della misura 112 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 del "primo insediamento", pensata proprio per aiutare finanziariamente i giovani nel momento in cui prendono in mano le redini dell'azienda. Per quanto riguarda invece la misura 214 dell'agroambiente - con la quale gli agricoltori ricevono un sostegno per azioni che hanno un effetto positivo sull'ambiente - il numero di beneficiari dell' Emilia Romagna è, sempre al 31 dicembre 2013, di 7077. Se guardiamo invece alla misura 311 della diversificazione delle attività (es: agriturismo, fattoria didattica)  il numero di beneficiari dell'Emilia Romagna  è, sempre al 31 dicembre 2013, di 668.
Il dato complessivo italiano vede, sempre al 31 dicembre 2013, già 19.169 beneficiari per il primo insediamento dei giovani agricoltori, 123.909  agricoltori per la misura 214 dell'agroambiente. e 4.860 per la misura 311 della diversificazione. Numeri che danno l'idea dell'importanza dei finanziamenti dei Programmi di Sviluppo Rurale per la crescita socio-economica delle aree rurali. L'iniziativa "La Campagna è un luogo in Comune" è anche un'occasione per comprendere meglio il pensiero dei cittadini rispetto alle potenzialità offerte dalle aree rurali, le aspettative dei giovani e la percezione dei bambini. Il successo della campagna si deve infatti alla scelta coraggiosa di far conoscere il mondo dell’agricoltura in maniera non convenzionale popolando le piazze con una vivace animazione dedicata ai più piccoli e rivolgendo divertenti quiz ai più grandi. - (PRIMAPRESS)