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Armi sportive, i produttori dell’Anpam ammessi all’ONU come ONG

  • di RED ROMA
  • in Economia
(PRIMAPRESS) - ROMA – I produttori di armi e munizioni sportive e civili italiani, riuniti nell’Anpam, si sono visti riconoscere lo status “Special” di Organizzazione Non Governativa all’ONU presso l’Ecosoc, ovvero il Consiglio Economico e Sociale. Si tratta del primo caso in assoluto per un’associazione di questo tipo e rappresenta un importante riconoscimento per gli oltre trenta anni di attività, svolta fin dalla fondazione nel 1980 all’interno del sistema Confindustria. Perrotti Nicola Presidente ANPAM “ANPAM con orgoglio si schiera, ora a pieno titolo, con le altre associazioni che da anni tutelano il comparto civile, sportivo e venatorio in sede ONU – ha commentato il presidente dell’Associazione Nicola Perrotti - quali COLFO, NRA ILA, SAAMI, SAFARI CLUB INTERNATIONAL, SSAA e WFSA. Continuiamo quindi sulla strada di una sempre maggiore conoscenza all’esterno del nostro settore e, all’interno, nella ricerca di soluzioni fattive e concrete dal punto di vista industriale senza tuttavia intaccare le esigenze di sicurezza. D’altronde – conclude Perrotti – è evidente che un riconoscimento del genere può essere assegnato solamente a realtà che negli anni hanno dimostrato di essere ascoltate e agire con disinvoltura nei vari contesti, oltre che dare ampia prova delle proprie capacità e della serietà delle scelte proposte. Spesso le nostre prese di posizione e il nostro lavoro avrebbero meritato più attenzione e rispetto a livello nazionale, speriamo che con questo importante riconoscimento migliori il dialogo in vista di confronti sempre più stimolanti e aperti”. La delibera è stata presa in occasione della sessione di gestione e coordinamento del mese di aprile 2014 dell'ECOSOC, ma cosa significa esattamente? Con questo ruolo l'Anpam parteciperà ai lavori degli organismi internazionali, potrà depositare note scritte e predisporre interventi orali, richiedere consultazioni con ECOSOC e organi sussidiari in merito alle problematiche di interesse del comparto. Impegni non del tutto nuovi per l’Associazione, che fin dalla fondazione intrattiene rapporti a livello nazionale, europeo ed internazionale con le varie istituzioni. Interviene in tali contesti sia per tutelare il settore da iniziative ridondanti o non necessarie e, in qualità di esperti, suggerisce soluzioni fattive e concrete per conciliare quanto più possibile le esigenze istituzionali con quelle industriali, tese all’eliminazione di specifici passaggi di impronta ideologica o solo burocratici. L’Anpam rappresenta un comparto composto quasi esclusivamente da PMI, che conta circa tremila dipendenti, tutti altamente specializzati, e copre il 95% della produzione nazionale. I lavoratori occupati nel complesso dal settore, compresi gli effetti indotti della produzione primaria, ammontano ad oltre 95.000 unità con un giro di affari di oltre 8 miliardi di Euro, pari a circa lo 0,53% del PIL nazionale. Dati emersi dalla prima ricerca economica sul settore realizzata dall'Università di Urbino "Carlo Bò", Facoltà di Economia. - (PRIMAPRESS)